Wildman cancellato, Gas Powered Games cerca di salvarsi

L'amministratore delegato di Gas Powered Games ha annunciato di aver cancellato il progetto Wildman. Il gioco non è riuscito a raggiungere la quota di finanziamenti prefissata tramite la campagna su Kickstarter. Ora si cercano altri modi per salvare l'azienda.

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a cura di Roberto Caccia

Gas Powered Games ha deciso di cancellare il progetto Wildman, a pochi giorni dalla conclusione della campagna finanziamenti su Kickstarter. Chris Taylor, amministratore delegato dell'azienda, aveva previsto di arrivare all'obbiettivo di 1,1 milioni di dollari ma il gioco è arrivato soltanto a 504mila dollari, una quantità di denaro insufficiente per completare il progetto.

Chris Taylor, amministratore delegato di Gas Powered Games

Taylor ha pubblicato un aggiornamento sulla pagina di Kickstarter e ha spiegato che comincerà a cercare altri modi per salvare Gas Powered Games. Ricordiamo infatti che il dirigente aveva scommesso tutto su Wildman, arrivando perfino a licenziare quasi tutti i dipendenti per reintegrarli successivamente nello staff una volta conclusa la campagna di finanziamenti.

"A questo punto ha senso concentrarci su altri modi per mantenere in vita Gas Powered Games. Sfortunatamente non posso condividere alcun dettaglio pubblicamente. Siamo profondamenti grati a tutti quelli che hanno finanziato questo progetto e Gas Powered Games", si legge sulla pagina di Kickstarter. Taylor non ha risparmiato qualche frecciatina a Kickstarter, spiegando di essere un po' critico nei confronti di questa piattaforma e definendola un fenomeno che si sta consumando gradualmente.

Uno dei concept di Wildman - Clicca per ingrandire

"È tutto un gioco di numeri e alcuni sono riusciti in questa difficile impresa. L'industria dei videogiochi sta diventando molto dura e si sta trasformando in una sorta di lotteria, a meno che non si lavori 12 ore al giorno, 7 giorni a settimana e non si studi il mondo dei videogame per decenni", sostiene Taylor, che prosegue spiegando che l'epoca d'oro dello sviluppo dei videogiochi è ormai un lontano ricordo.

"Negli anni 90 bastava bussare agli uffici degli editori per avere un contratto. Si potevano sfondare budget e i publisher non avrebbero fatto una piega. […] Ormai le persone che scrivono grossi assegni non ci sono più", spiega il dirigente, che nonostante la delusione sostiene di volersi rimettere in carreggiata.

"Sono stato quasi tagliato fuori da quest'industria. Sono ancora in affari, conosco molte persone in questo settore, ma non mi hanno aiutato. Bisogna avere un gioco di successo in grado di vendere 10 milioni di unità", ha dichiarato l'imprenditore. Noi non possiamo far altro che augurare a Taylor e a Gas Powered Games di ritornare presto nel mondo dei videogiochi e di continuare a produrre titoli di successo come Dungeon Siege e Supreme Commander.