WoW punta alle microtransazioni, Blizzard conferma

Un community manager di Battle.net ha confermato che Blizzard sta lavorando sull'introduzione di uno store in-game in World of Warcraft, aprendo alle microtransazioni con valuta reale.

Avatar di Roberto Caccia

a cura di Roberto Caccia

Blizzard ha confermato di essere al lavoro per introdurre un negozio in-game in World of Warcraft e userà i server asiatici per testare alcuni degli oggetti che sarà possibile acquistare usando soldi veri.

La conferma arriva da Bashiok, il nome in codice di un community manager di Battle.net, tramite un post sul forum ufficiale della piattaforma online dell'azienda.

I primi test sulle microtransazioni saranno effettuati nei server asiatici

"Crediamo che tutti gli utenti apprezzeranno la convenienza di poter effettuare simili acquisti direttamente all'interno del gioco e questo è il nostro scopo a lungo termine, nonostante ci sia ancora un po' di lavoro per far sì che gli oggetti già esistenti possano integrarsi nel nuovo sistema", spiega il community manager di Blizzard.

"Per prima cosa testeremo il negozio in-game con una nuova gamma di oggetti che abbiamo intenzione d'introdurre (nelle regioni asiatiche) basandoci sui commenti dei giocatori; nel dettaglio un bonus d'esperienza per facilitare il level up e un modo alternativo per ottenere i Talismani Inferiori Portarfortuna (una sorta di valuta virtuale – ndr)", si legge sul forum ufficiale di Battle.net.

Bashiok sottolinea inoltre l'importanza del feedback degli utenti per cercare di capire cosa inserire nel gioco e non si sbottona eccessivamente sulla strategia Blizzard, spiegando che per ora è ancora troppo presto per trarre conclusioni sui piani degli sviluppatori.

###old1824###old

I commenti degli utenti sono abbastanza divisi, soprattutto sui due oggetti citati dal community manager di Battle.net. Se per il bonus d'esperienza non ci sono particolari rimostranze sembra che la possibilità di comprare i Talismani Inferiori Portafortuna possa introdurre meccaniche tipiche dei MMORPG free-to-play, dove chi spende soldi veri per comprare armi e armature ha un discreto vantaggio rispetto agli utenti che non effettuano acquisti.

Il timore maggiore è che queste dinamiche non si possano adattare a un MMORPG in abbonamento come World of Warcraft, uno dei pochi che ancora oggi può permettersi un vasto numero di giocatori affezionati pronti a versare quote mensili per divertirsi online. Voi cosa ne pensate?