Microsoft si prepara a potenziare significativamente la produzione di hardware Xbox, spostando parte della catena di fornitura al di fuori della Cina in risposta alla guerra commerciale innescata dalle tariffe statunitensi. Secondo un rapporto di Reuters, i colossi dell'elettronica Foxconn e Luxshare hanno presentato alle autorità locali piani di espansione specificamente orientati alla produzione di console da gioco, con l'obiettivo di aumentare la disponibilità di Xbox Series X e Series S sul mercato globale. La mossa arriva in un momento critico per la divisione gaming di Redmond, che deve affrontare sia carenze di stock che l'imminente lancio di Grand Theft Auto 6, atteso come il catalizzatore di upgrade più importante dalla generazione attuale.
Fushan Technology, divisione di Foxconn, ha richiesto permessi di produzione per 4,8 milioni di unità aggiuntive di dispositivi Xbox, una categoria che comprende non solo le console Series X e Series S, ma anche controller ufficiali, accessori come le cuffie Xbox e potenzialmente persino le blade server destinate all'infrastruttura Xbox Cloud Gaming. Quest'ultima è stata oggetto di un'espansione aggressiva in mercati emergenti come Brasile e India, dove i costi dell'hardware fisico sono gonfiati da tariffe e tasse locali. Microsoft ha recentemente dichiarato una crescita del 45% su base annua nell'utilizzo di Xbox Cloud Gaming, un dato che sottolinea l'importanza strategica di espandere anche la capacità server.
Parallelamente, Luxshare-ICT ha depositato proposte per incrementare la propria capacità produttiva di 4,5 milioni di console all'anno, segnalando un coinvolgimento multi-fornitore nella strategia di diversificazione della supply chain di Microsoft. La decisione di ampliare la produzione al di fuori della Cina è direttamente collegata alle politiche tariffarie dell'amministrazione Trump, che hanno colpito duramente il settore delle console da gioco senza concedere le stesse esenzioni riservate ad altri dispositivi elettronici. Apple, ad esempio, ha ottenuto un trattamento preferenziale per gli iPhone, ma Xbox è rimasta esposta ai dazi nonostante sia l'unica piattaforma console statunitense ancora attiva sul mercato.
La scarsità di disponibilità di Xbox Series X e Series S è diventata un problema ricorrente in diverse regioni, alimentando speculazioni sulla possibile uscita di Microsoft dal mercato hardware. L'azienda ha però ribadito più volte l'impegno verso una console di prossima generazione, descritta come più simile a un PC con capacità di eseguire Steam e altre piattaforme Windows. La produzione di silicio per le Series X è stata inoltre divisa tra console retail e server cloud, una scelta che ha ulteriormente limitato la disponibilità nei negozi tradizionali. Durante le principali stagioni di vendita come Black Friday e Cyber Monday, Microsoft non è stata in grado di proporre offerte promozionali proprio per la mancanza di scorte sufficienti.
Il timing dell'espansione produttiva non è casuale: Grand Theft Auto 6 è previsto per il 2026 e rappresenterà probabilmente il più grande evento di upgrade generazionale dai tempi del lancio delle Series X e Series S nel 2020. Il gioco sarà disponibile esclusivamente su Xbox Series X|S e PlayStation 5 al lancio, rendendo la Xbox Series S potenzialmente il modo più economico per accedere al titolo Rockstar. Tuttavia, questa opportunità di mercato potrebbe andare sprecata se Microsoft non riuscirà a garantire stock adeguati nei canali di vendita europei e globali, un obiettivo che richiede proprio il tipo di espansione produttiva ora in corso.
La strategia di diversificazione deve però fare i conti con ulteriori ostacoli: le forniture di memoria DRAM stanno subendo restrizioni e aumenti di prezzo previsti, un fattore che potrebbe complicare l'espansione produttiva non solo per Microsoft ma per l'intera industria dei semiconduttori. Per i milioni di utenti ancora su Xbox One X e Xbox One S, l'upgrade a una console di nuova generazione diventerà praticamente obbligatorio per giocare a GTA 6, creando una finestra di opportunità commerciale che Microsoft non può permettersi di sprecare.