EA ha ufficialmente parcheggiato ai box il marchio Medal of Honor. Rich Hilleman, direttore del team creativo di Electronic Arts, sostiene che la colpa dell'insuccesso della saga e in particolare del nuovo Medal of Honor: Warfighter sia da imputare completamente all'azienda.
La saga di Medal of Honor si prenderà un periodo di pausa per riflettere sugli errori commessi
"Non stiamo parlando di un problema di genere. La questione riguarda il modo in cui si sono fatte le cose. Non penso che le vendite di Medal of Honor siano state condizionate da pregiudizi legati all'ambientazione moderna, piuttosto che alla seconda guerra mondiale o cose del genere. Il punto è che avremmo dovuto lavorare meglio su alcuni aspetti", ha dichiarato Hilleman, che ammette di aver puntato tutto su Battlefield.
"Nei prossimi due anni potremo concentrarci soltanto su un grosso progetto in questa tipologia di giochi, così abbiamo scelto Battlefield", prosegue il dirigente, che continua il suo discorso spiegando di voler evitare l'uscita di un nuovo Medal of Honor in tempi rapidi e in condizioni non ideali. Meglio dunque prendersi una pausa e dare un po' di respiro alla saga, in modo da mantenere un livello di qualità accettabile.
"Uno dei punti chiave di questa situazione riguarda la giusta quantità di talento in fase di produzione, e noi non abbiamo sfruttato questo elemento per rendere Medal of Honor un gioco grandioso. Siamo fortunati ad avere più giochi in grado di raggiungere livelli eccellenti. Nel lungo periodo ci dovremo assicurare di non uccidere questi prodotti provando a realizzarli quando non si ha la possibilità di farlo bene", ammette Hilleman.
###old1887###old
I fan di Medal of Honor possono dunque dormire sonni abbastanza tranquilli, a patto di avere una discreta dose di pazienza. Il ritorno dello sparatutto è infatti dato per scontato (o quasi), anche se non è chiaro quando potremmo mettere le mani su un nuovo capitolo della saga. Ne sentirete la mancanza o vi consolerete con altri sparatutto?