100 TV italiane denunciate per abusi di ogni tipo

Le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria hanno denunciato 100 televisioni locali per trasmissioni di scene vietate ai minori, induzione e favoreggiamento della prostituzione, spettacoli osceni ed abuso della credulità popolare.

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a cura di Dario D'Elia

100 televisioni locali italiane sono state denunciate per trasmissioni di scene vietate ai minori, induzione e favoreggiamento della prostituzione, spettacoli osceni ed abuso della credulità popolare. L'operazione condotta pochi giorni fa dalla Guardia di Finanza su diverse emittenti radiotelevisive ha svelato comportamenti illeciti diffusi che richiederanno l'intervento delle autorità giudiziarie e dell'AGCOM.

Da tempo telespettatori e associazioni di categoria facevano notare al Garante quanto fosse diventata una giungla la tv locale. Un far west che spesso diventa fiera del cattivo gusto e della circonvenzione d'incapace.

Nella nota ufficiale delle Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l'Editoria si parla infatti di "programmi nocivi per lo sviluppo psico-fisico e morale dei minori, nonché l'offerta di servizi quali televendite di pronostici del lotto, lotterie, magia e cartomanzia, in abuso della credulità popolare".

"Cin Cin", quando anche la piccola TV sapeva volare

Come se non bastasse sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria due soggetti per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. "[...] Attraverso un canale televisivo locale, pubblicizzavano, in orario notturno a ciclo continuo, un sito Internet di video chat - web cam live, promettendo facili guadagni a chi, dopo essersi registrato a pagamento, scambiava con altri utenti video o foto personali anche pornografici".

Imbarazzante poi la quantità industriale di programmi con servizi telefonici a pagamento su pronostici del lotto, magia e cartomanzia, "rivolti a soggetti che credevano di poter ottenere valide anticipazioni su serie numeriche o sul proprio futuro". Infine sono state riscontrate immagini crude, trasmesse in "fascia protetta" e senza il necessario preavviso.

In sintesi 10 soggetti sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria, più di 90 delle 100 emittenti monitorate sono state segnalate all'AGCOM per oltre 1.000 violazioni al Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici. Complessivamente si stimano sanzioni comprese tra 12 milioni di euro e 260 milioni di euro.

E dire che nel 2011 l'associazione di categoria Aeranti-Corallo denunciava il rischio di spegnimento per centinaia di TV locali a causa del passaggio al digitale terrestre. Forse nel passaggio se ne sono salvate troppe, e adesso è scattato il momento di fare pulizia.