Dalla pila atomica alla diagnosi moderna

Chi ha detto che la ricerca non serve a niente? Ecco le 20 ricerche e investimenti scientifici del passato che usiamo tutti i giorni e di cui non potremmo fare a meno.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Dalla pila atomica alla diagnosi moderna

I lavori di Enrico Fermi hanno portato anche alla fabbricazione della PET (tomografia a emissione di positroni) usata per la rilevazione dei tumori all'interno dell'organismo, che appunto sfrutta il decadimento beta scoperto da Enrico Fermi. Per decadimento beta si intende quel fenomeno che porta un neutrone a decadere in un protone liberando un positrone, un neutrino e un fotone. Questo fotone, quando collide con un elettrone, origina energia, che viene successivamente liberata attraverso due raggi gamma. Per l'esame della PET viene introdotto nell'organismo un atomo di fluoro 18, uno zucchero radioattivo che viene agevolato mediante un acceleratore di particelle. I tessuti che metabolizzano molto più in fretta questo composto sono le cellule tumorali, molto ghiotte di zucchero.

Uno degli acceleratori che producono il fluoro 18 per questo esame è a Ispra. Lo svantaggio di questa tecnica è che il tempo di decadimento è di circa un paio d'ore, per cui appena prodotto va portato immediatamente all'ospedale in cui si deve svolgere l'esame, a volte anche tramite trasporto con elicottero.