21 salve di fucile e un funerale per un robot

Boomer è morto in Iraq: era un robot artificiere che molti ricorderanno per il suo eroismo.

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a cura di Dario D'Elia

L'uomo e le macchine. Un rapporto complesso che la letteratura cyber-punk ha esplorato in lungo e in largo. E che oggi nella "terra in mezzo ai fiumi", la Mesopotamia, l'Iraq, diventa nuovamente oggetto di studio. Perché laggiù a Taji si è recentemente consumato il funerale di Boomer. Un MARCbot usato per l'ispezione di oggetti sospetti. Quelli che i militari chiamano IED e non sono altro che gingilli apparentemente inoffensivi ad alto contenuto esplosivo. Fanno saltare i nostri blindati Lince, ma in verità non guardano troppo alla nazionalità del malcapitato che li travolge. Colpiscono soldati, uomini, donne e bambini.

Sono le macchine cattive che Boomer stanava, fino a quando anche lui ha pagato con la vita. "Vita" direbbe il suo operatore. "Qualcuno potrebbe sentirsi a disagio per questo", ha dichiarato il suo partner (umano) di mille avventure, durante il suo funerale. "Ma questi piccoli bastardi possono avere una personalità e salvano tante vite".

MARCbot

21 salve di fucile di solito si sparano solo per il Presidente, ma qualcuno deve aver concesso uno strappo alla regola. Boomer si è meritato sia il Purple Heart che la Bronze Star Medal per essere stato ucciso in servizio e per atti di eroismo sul campo.

Il meccanismo che ha fatto scattare il rapporto empatico tra Boomer e il suo compagno dello U.S. Army non è ancora così chiaro. Ma secondo uno studio condotto da Julie Carpenter, una ricercatrice della University of Washington, l'unità degli artificieri (Explosive Ordnance Disposal) tendenzialmente sviluppa forti relazioni emotive con i robot. Nelle interviste raccolte ha trovato conferma dell'incredibile capacità che hanno uomini (o donne) ad antropomorfizzare gli "strumenti" che sono di aiuto nel quotidiano. Sopratutto quelli che presidiano il confine tra la vita e la morte.

Carpenter sostiene che i soldati arrivino a fornire ai propri partner robotici "attributi umani o animali, incluso il genere". Di fronte alla distruzione di MARCbot la reazione è di frustrazione, rabbia e anche tristezza. Perchè in fondo c'è sempre un trascorso condiviso che non verrà mai dimenticato: magari una missione difficile, un evento bizzarro, un colpo di fortuna.

A.I. Intelligenza artificiale

"Questi robot sono strumenti fondamentali, soggetti a manutenzione, su cui bisogna contare e che vengono usati quotidianamente", sottolinea la ricercatrice. "Sono anche strumenti che si muovono intorno e agiscono come un sostituto per il membro di una squadra, tenendo il personale al sicuro a distanza dal pericolo".

Quando Stanley Kubrick a metà degli anni '90 scrisse la sceneggiatura di "A.I. Intelligenza artificiale" poi diretto da Steven Spielberg nel 2001 forse aveva pensato proprio a questo. All'imprinting emotivo che l'uomo è in grado di attivare. Dal regno animale a quello delle macchine il passo è breve. Perché non c'è bisogno di un Boomer in grado di provare sentimenti. Basta l'uomo per entrambi.