300.000 Android virtuali insieme per migliorare la sicurezza

I Sandia Laboratories hanno creato una rete composta da 300.000 smartphone Android virtuali. L'obiettivo è studiare la sicurezza, e creare uno strumento open-source che possano usare tutti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La californiana Sandia Corporation ha creato MegaDroid, una rete di 300.000 smartphone Android virtualizzati, per studiare a fondo i possibili attacchi contro questo sistema operativo e renderlo più sicuro. Da questo primo esperimento dovrebbe nascere uno strumento universale per studiare le reti composte da smartphone.

La rete, isolata dal resto del mondo, include oltre agli smartphone virtuali anche un segnale GPS emulato e l'integrazione di Google Street View. Con questi strumenti sarà possibile simulare in tutto e per tutto il reale funzionamento degli smartphone in un ambiente urbano.

Sandia Megadroid

Questa complessa simulazione permetterà di studiare come si diffondono eventuali minacce, e in che modo i telefoni infetti interagiscono tra loro, o come funziona una botnet composta da smartphone Android. Una possibilità concreta, anche se non è mai stata provata.

Secondo gli esperti di Sandia infatti la sicurezza degli smartphone merita più attenzione. Ormai "sono ubiqui e usati come dispositivi elettronici generici, quanto un desktop o un laptop. Anche se si tratta di bersagli facili sembra che nessuno li stia studiando in questa scala", ha infatti spiegato David Fritz, un ricercatore impegnato nel progetto.

MegaDroid per esempio servirà a capire come si diffonderebbe il malware, se gli autori trovassero il modo di trasmetterlo tramite il modulo Wi-Fi o quello Bluetooth. O ancora sarebbe d'aiuto per studiare come avvengono le fughe di dati, o per capire quanto sono efficaci le misure di protezione usate dal proprietario del telefono.

MegaDroid diventerà nel tempo un progetto pubblico e open-source, perché "gli strumenti sono utili solo se qualcuno li usa", ha spiegato Fritz. Una volta completato sarà possibile usare questa rete virtuale per studiare anche sistemi operativi diversi da Android.