3000 esuberi in Telecom Italia ma senza licenziamenti: al via la solidarietà

Telecom Italia ha assicurato che nessun lavoratore verrà licenziato ma in accordo con i sindacati ha previsto 3mila esuberi. Per i prossimi 3 anni verrà applicato il contratto di solidarietà.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia aveva promesso l'assunzione di 4mila giovani, ma a distanza di pochi mesi dall'annuncio ecco arrivare la batosta di 3mila esuberi. La causa di questa inversione sarebbe dovuta al mancato inserimento nel Jobs Act della cosiddetta "solidarietà espansiva" - anche se potrebbe essere prevista dalla prossima Legge di Stabilità. In pratica agevola l'assunzione di nuovi dipendenti consentendo all'azienda di ridurre gli orari e la retribuzione di quelli già contrattualizzati. Il vantaggio è che gli ammortizzatori sociali coprono una parte delle decurtazioni.

esuberi
In esubero

L'accordo con i sindacati (a esclusione della CGIL) prevede una riorganizzazione occupazionale importante, comunque senza licenziamenti.

"In particolare alle 1.700 eccedenze individuate dall'azienda prevalentemente nelle aree di Staff, nelle Attività di Cross Activities di Open Access e in alcuni ambiti della società Telecom Italia Information Technology, si aggiungono ulteriori 1.300 esuberi riguardanti la Divisione Caring Services", sottolinea la nota di Telecom Italia.

Ieri sera presso il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) i rappresentanti della Telecom, Cisl Fistel, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni hanno deciso l'applicazione per un periodo di 3 anni  del contratto di solidarietà a 2.800 eccedenze nell'ambito di Telecom Italia S.p.A. e a 200 unità eccedenti nella società Telecom Italia Information Technology S.r.l.. Inoltre si parla di "riconversione professionale e interventi sulla produttività", senza contare la mobilità volontaria per chi ha i requisiti per la pensione entro il 2017 – circa 330 lavoratori.