5G, la base d'asta per le frequenze sarà di 2,5 miliardi

Il Governo ieri ha affrontato anche il tema delle norme che regoleranno la prossima asta frequenze nelle banda dei 700 MHz per la 5G.

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a cura di Dario D'Elia

La base d'asta per le frequenze della 5G sarà di 2,5 miliardi di euro, secondo il sottosegretario Antonello Giacomelli. Ieri il Consiglio dei Ministri in sede di approvazione della manovra economica 2018 ha affrontato anche il tema delle norme che regoleranno la prossima asta frequenze nelle banda dei 700 MHz.

Il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli nei giorni scorsi ha anticipato che alcune delle frequenze saranno comunque disponibili solo a partire dal 2022. "Il Mef potrebbe quindi disporre un pagamento per tranche nel corso degli anni e non in un'unica soluzione", puntualizza la nota del Governo.

5g

"Con l'azione di questo governo e del precedente abbiamo portato l'Italia dal doppino in rame al 5G in tre anni", ha dichiarato il sottosegretario alla stampa. Per altro bisogna ricordare che la tecnologia 5G non rappresenta solo un salto prestazionale ma anche una rivoluzione per l'ecosistema delle telecomunicazioni. Com'è risaputo avrà ripercussioni nella telemedicina, education, smart home, smart city, realtà aumentata, automotive, etc.

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L'Italia a questo giro è persino in netto vantaggio rispetto agli altri paesi grazie alle sperimentazioni di Prato, l'Aquila, Matera, Milano e Bari e al coinvolgimento di Wind-Tre, Open Fiber, Telecom Italia, Fastweb Vodafone e Huawei. In molti casi si parla di prime attivazioni pilota a partire dal 2018 e comunque un traguardo operativo fissato per il 2020. Lo standard della 5G in seno al 3Gpp, il 3rd generation partnership project, sarà comunque definito entro la fine del 2019.