Lo stato di New York batte cassa: il governatore Dave Patterson ha proposto una misura per applicare 88 nuove tasse. Una di queste è stata ribattezzata "iPod Tax", è prevede una tassa del 4% sui contenuti "consegnati digitalmente".
Si pagherà di più anche per cinema ed eventi sportivi, taxi, TV satellitare, noleggio auto e prodotti di lusso. Quasi la totalità dei nuovi balzelli è legata in qualche modo al tempo libero.
I 5 miliardi di dollari guadagnati serviranno, probabilmente, a tappare il buco nel gettito fiscale prodotto dal crollo di Wall Street.
Certo, ci sono anche tasse apprezzabili, come quella sul "Junk Food" (il cibo ipercalorico, e pieno di grassi e zucchero). La tassa sui contenuti digitali, in ogni caso, non è nuova. Si tratta, in effetti, di "un ritocchino".
Queste nuove tasse dovrebbero, in teoria, andare a colpire in particolare le categorie più abbienti, visto che si fa più pressione su beni di lusso. Però anche il noleggio auto riceve un colpo del 25%, e non è detto che riguardi solo i più danarosi, in particolare in una città come NY.
Cosa faranno Amazon ed Apple? Aumenteranno i prezzi? In questo caso su iTunes si supererebbe la soglia psicologica di "un dollaro", il che potrebbe portare ad un calo delle vendite. In caso contrario, però, i margini di guadagno, già risicati, sarebbero in pericolo.
Se funziona a New York, e in altri stati che, sembra, seguiranno, la "tassa iPod" arriverà anche qui da noi?