A un certo punto, non ci sarà più nessun lavoro

Intervistato durante un evento presso Lancaster House, Elon Musk ha espresso i suoi dubbi in merito all'impatto che le IA avranno sul mondo del lavoro

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a cura di Andrea Maiellano

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Elon Musk, il miliardario noto per essere CEO di Tesla, SpaceX, CTO ed executive chairman di X (precedentemente noto come Twitter), ha espresso le sue preoccupazioni sull'impatto dell'intelligenza artificiale (IA) sul futuro del mondo del lavoro.

Durante un evento presso Lancaster House, una residenza ufficiale del governo britannico, Musk ha dichiarato che l'IA potrebbe diventare la "forza più disruptiva della storia".

Musk ha previsto che l'IA raggiungerà un punto in cui supererà l'intelligenza umana, rendendo molte occupazioni obsolete. Ha sottolineato che potrebbe arrivare un momento in cui nessun lavoro sarà necessario e le persone lavoreranno solo per soddisfazione personale, poiché l'IA sarà in grado di svolgere ogni mansione.

Il CEO di Tesla ha evidenziato le sfide etiche e sociali legate all'avvento di un'IA così avanzata, mettendo in discussione come le persone troveranno un significato nella vita quando la tecnologia potrà soddisfare qualsiasi desiderio senza limiti.

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intelligenza artificiale

Musk aveva già in passato messo in guardia il mondo contro i pericoli dell'IA, sostenendo che potrebbe essere più pericolosa delle armi nucleari.

Musk è stato uno dei firmatari di una lettera aperta, diffusa quest'anno, che ha chiesto una pausa nello sviluppo dell'IA più avanzata del software GPT-4 di OpenAI, citando numerose preoccupazioni sul controllo e la sicurezza.

Tuttavia, le sue opinioni non sono condivise da tutti i leader dell'industria, i quali sostengono che molte delle richieste di una pausa nello sviluppo delle IA, provengono da coloro che non hanno prodotti concorrenti.

Le dichiarazioni di Musk sono giunte dopo un vertice globale tenutosi a Bletchley Park, Inghilterra, dove diversi leader mondiali hanno discusso dei rischi legati all'IA.

Durante il summit, sono state affrontate le possibili minacce legate a un'eventuale superintelligenza artificiale. Gli Stati Uniti e la Cina, nonostante le tensioni tecnologiche, hanno concordato di cercare un consenso globale su come sviluppare e regolamentare in modo sicuro l'IA, dimostrando una rara collaborazione su questo tema.