AdBlock Plus non bloccherà più le pubblicità "non invasive" con le impostazioni predefinite. È ancora possibile bloccare tutte le pubblicità manualmente, una scelta che dovrebbe tranquillizzare i più radicali, o almeno si spera. L'obiettivo è sostenere i siti che usano pubblicità "accettabile", e anche stimolare siti e inserzionisti ad abbandonare gli strumenti pubblicitari più invasivi.
La pubblicità onlne a volte è eccessiva
"Sfortunatamente è l'unico modo per raggiungere gli obiettivi. Se chiedessimo agli utenti di abilitarlo manualmente la maggior parte non lo farebbe - semplicemente perché non cambiano mai nessuna impostazione a meno che non sia strettamente necessario. [...] gli inserzionisti saranno stimolati a scegliere modelli d'inserzione migliori", spiega lo sviluppatore Wladimir Palant.
Restano ancora due punti chiave da risolvere, cioè la definizione di "pubblicità accettabile" e la realizzazione tecnica di questo approccio.
AdBlock Plus per Google Chrome
Il cambiamento di AdBlock Plus ha suscitato commenti molto accesi, a partire da quelli al post nel blog ufficiale dell'applicazione. "Non dovresti cambiargli nome in questo era un software utile fino a che le società pubblicitarie non hanno cominciato a pagarmi?", scrive per esempio un lettore del blog.
E certamente se ne discuterà ancora a lungo. Come editori apprezziamo la scelta di Palant. AdBlock è a tutti gli effetti uno strumento che riduce il fatturato del nostro sito, e di qualsiasi altro che usi il nostro modello. E per questo abbiamo chiesto più volte di mettere i siti preferiti nella Whitelist dell'applicazione; è un'operazione relativamente semplice, ma come ha scritto Palant nessuno agisce a meno che non sia strettamente necessario.
Non si tratta (solo) di proteggere il proprio giardinetto. È in discussione la base su cui si poggia l'esistenza di contenuti gratuiti online, possibili proprio grazie alla pubblicità , che non è più semplicemente "l'anima del commercio", ma anche il sostegno dell'informazione.
Togliete la spunta per Tom's Hardware
Ci sono poi alcune convinzioni diffuse sulle quali vale la pena discutere. Usare AdBlock è come rubare? Non esattamente: dopotutto i contenuti sono offerti gratuitamente, ma di certo il blocco degli annunci è una sottrazione - forse indebita - a chi investe denaro vero nei siti d'informazione.
Alcuni sdrammatizzano dicendo che usare AdBlock sia come cambiare canale quando inizia la pubblicità . Non è così: su Internet ti pagano solo per gli annunci visti davvero da un lettore. Giornali e TV, invece, guadagnano anche se il lettore volta pagina o lo spettatore ne approfitta per farsi un panino.
Secondo altri poi l'informazione sostenuta dalla pubblicità non può essere indipendente e imparziale. È effettivamente un rischio che esiste, ma sono proprio gli annunci a permetterci di essere indipendenti nel nostro lavoro.
Gli inserzionisti che comprano i banner, almeno su questo sito, non possono influenzare i contenuti degli articoli. Se tutti i lettori bloccassero la pubblicità Internet, l'alternativa di sostentamento diventerebbe la pubblicità occulta negli articoli stessi, che si scontrerebbe con concetti etici in cui tutti crediamo. La conseguenza più diretta sarebbe quindi la diminuzione delle risorse necessarie per fare un'informazione corretta, completa e autorevole. Se volete un'informazione peggiore o addirittura rischiare di perdere una fonte gratuita d'informazione, allora usate pure AdBlock senza preoccupazioni.
Ancora una volta quindi vi ricordiamo che noi di Tom's Hardware contiamo sui lettori per andare avanti, sotto ogni aspetto. Il successo dà gratificazione, i commenti e la conversazione sono costanti stimoli a migliorare, e le inserzioni pubblicitarie ci permette di sostenerci economicamente. E se siete arrivati fino a quest'ultima frase e usate AdBlock, forse dovreste cliccare sull'icona del programma e permettere la visualizzazione di annunci su questo sito, no?