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a cura di Dario D'Elia

Le linee broadband della rete fissa italiana hanno ormai raggiunto 16,6 milioni, secondo i dati dell'Osservatorio sulle Comunicazioni diffusi oggi da Agcom (1/2018). Il tutto con una crescita su base annua di 1 milione di unità rispetto al 2016.

Da rilevare la riduzione degli accessi broadband in tecnologia xDSL (-1,31 milioni di accessi), a fronte della crescita (+2,33 milioni di unità) degli accessi in altre tecnologie (qualitativamente superiori). A fine dicembre queste ultime grazie soprattutto a FTTC e FTTH hanno toccato le 5,69 milioni di unità. A questi dati bisogna aggiungere il traguardo del Fixed Wireless Access (FWA) che, a fine dicembre, ha superato il milione di accessi.

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Rete fissa

"Dal lato delle prestazioni, le linee broadband con una velocità superiore ai 10 Mbit/s superano i 2/3 del totale, mentre quelle ultrabroadband (velocità superiore ai 30 Mbit/s) hanno superato il 27% del totale, in crescita di 12 punti rispetto a dicembre 2016", puntualizza la nota AGCOM.

"In relazione agli accessi broadband e ultrabroadband, Tim si conferma primo operatore con il 45,6% (quota che sale al 48% considerando solo il segmento ultrabroadband). Seguono Wind Tre, Fastweb e Vodafone con quote sostanzialmente equivalenti comprese tra il 14 ed il 15%".

Nel segmento mobile le SIM sono aumentate di 2 milioni di unità, soprattutto grazie al mercato M2M (Machine to Machine). Queste sono cresciute di 4,1 milioni di unità, mentre le SIM che prevedono servizi "solo voce" e "voce+dati" si sono ridotte di 2,1 milioni di unità.

"Pur con una quota in flessione su base annua, con il 31,2% Wind Tre si conferma leader di mercato, seguito da Tim e Vodafone, entrambe con una quota in crescita. La posizione di Wind Tre si rafforza (35,2%) se si considerano unicamente le SIM 'human' escludendo, cioè, quelle M2M", prosegue la nota.

Buone notizie anche sul fronte della banda larga mobile: nel quarto trimestre dell'anno, le SIM che hanno effettuato traffico dati hanno superato i 52 milioni (+3,1% su base annua), con un consumo medio unitario di dati stimabile in 2,76 GB/mese (+49,5% vs dicembre 2016). In tale contesto, prosegue la riduzione degli SMS inviati (17 miliardi da inizio anno) con una riduzione del 32% su base annua.

In sintesi il numero di accessi residenziali è in aumento, diminuiscono quelli con tecnologia xDSL e parallelamente aumentano con un rapporto doppio quelli in FTTC e FTTH. Sul mobile a livello consumer prosegue il trend negativo degli ultimi anni, controbilanciato dall'M2M.