Amazon è un caterpillar: le piccole librerie si estingueranno

In Francia hanno obbligato le librerie online a non effettuare spedizioni gratuite: Amazon ha deciso di alzarle a 1 centesimo.

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a cura di Dario D'Elia

Il Parlamento francese ha tentato di bloccare l'avanzata di Amazon vietando le spedizioni gratuite per i libri, ma l'unico risultato è di essere stata sbertucciata. "Sfortunatamente non ci è più consentito di offrire consegne gratuite per gli ordini dei libri", si legge nella pagina di Amazon.fr. "Quindi abbiamo stabilito costi di consegna di 1 centesimo per quelli che contengono libri […] in modo da garantire sistematicamente il prezzo più basso".

Senza contare l'ennesima promozione sui Kindle Paperwhite che fino a giovedì godranno di 30 euro di sconto sul prezzo di listino.

Ecco fatto. Parigi chiede spedizioni online a pagamento per favorire le piccole librerie; Amazon risponde con una cifra irrisoria che non cambia la sostanza. L'avanzata del colosso statunitense è davvero inarrestabile, anche se nel 2011 le è stato imposto di accettare i prezzi e-book stabiliti dagli editori e poco dopo di non superare il 5% di sconto sui prezzi di copertina.

Povere piccole librerie

E dire che la Francia rappresenta l'ultimo baluardo per la difesa delle piccole librerie: se ne contano 3500, di cui 800 indipendenti. Nel Regno Unito ormai non superano le 1000 unità. In Italia è un comparto che vale il 34,9% del mercato; secondo i dati AIE il canale online raggiunge il 6,6%, ma il peso di Amazon non è noto.

È evidente che questa iniziativa francese non ha funzionato e il futuro è ancora meno roseo. "È necessario disegnare una grande casella. I libri non competono solo contro i libri. I libri competono contro Candy Crush, Twitter, Facebook, film in streaming, quotidiani che puoi leggere gratuitamente. È un nuovo mondo. È molto importante adesso non limitarsi a costruire un fossato intorno all'industria come sta avvenendo", ha dichiarato Russ Grandinetti, responsabile del comparto Amazon Kindle.

Il riferimento è al vecchio mondo, che vede in Amazon un nemico per il modello di business librario tradizionale. Si pensi alla querelle con l'editore Hachette che non ha intenzione di ridurre ulteriormente la sua quota di profitto sulle vendite. Amazon spinge per prezzi di copertina bassi e volumi di vendita più importanti. Di fatto vorrebbe replicare lo stesso sistema usato nella sua piattaforma di auto-pubblicazione dove gli autori ricevono il 35% delle entrate.

"Amazon crede che lo scambio di valore tra editori e autori si sia fondamentalmente rotto", sostiene Scott Jacobson, ex Amazon oggi in forza a Madrona Venture Group. "In un mondo dove gli autori possono assumere i propri revisori, vendere i propri libri attraverso web e social media, e avere produzione e distribuzione grazie a Amazon e altri servizi, è evidente che gli editori giocheranno un ruolo sempre meno importante e la loro quota economica sarà inferiore".