AMD in perdita, potrebbe essere peggio. Potrebbe piovere

AMD fa segnare una perdita netta di 177 milioni di dollari, dovuta a svalutazioni e ammortamenti. L'azienda presenta conti in chiaroscuro e le stime per il futuro prevedono un calo del fatturato dell'otto percento. In Borsa il titolo risente. La strada per il risanamento e il ritorno alla piena competitività è ancora lunga e tortuosa.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha chiuso il quarto trimestre fiscale con un fatturato di 1,69 miliardi di dollari (in crescita del 2% sull'anno passato) e una perdita netta di 177 milioni di dollari. L'utile operativo è stato di 71 milioni di dollari. Il margine lordo, rispetto al terzo trimestre, è cresciuto dell'1% salendo al 46%.

A pesare sui tre mesi oneri di ristrutturazione di 98 milioni di dollari, svalutazione dell'investimento Globalfoundries per 209 milioni e altri ammortamenti per circa 8 milioni di dollari. Insomma, la perdita è giustificata da fattori "esterni" all'attività di vendita vera e propria, che comunque non è esaltante.

L'anno, nel suo complesso, è terminato con un fatturato di 6,57 miliardi di dollari, un utile netto di 491 milioni di dollari e un utile operativo di 368 milioni. Il margine lordo è stato del 45%. L'azienda ha venduto oltre trenta milioni di APU (Accelerated Processing Unit) nel 2011, cioè chip con grafica integrata della piattaforma Brazos e Llano (serie A, C ed E).

Il segmento Computing Solutions (CPU e chipset) ha incrementato il suo fatturato del 2% sul trimestre precedente e del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato. Il buon andamento di fine anno è figlio di una crescita del fatturato a doppia cifra nel segmento Server e Chipset (a brillare le soluzioni Opteron 6200 e Opteron 4200), mentre il passo avanti su base annua è attribuibile alle vendite di processori mobile e chipset.

Sul fronte della grafica, il fatturato è sceso del 5% rispetto al trimestre precedente e del 10% su base annua. Il calo sequenziale è figlio della contrazione delle vendite delle GPU mobile, compensato parzialmente dall'incasso derivante dalle licenze sul design della console. Il crollo anno su anno è da ricollegarsi alle vendite delle schede desktop.

Per il primo trimestre fiscale 2012 l'azienda si aspetta un fatturato in calo dell'8% (più o meno il 3%), cosa che ha deluso Wall Street, portando a un calo del titolo tra il 2 e il 3 percento nelle contrattazioni after hours. Interessante come AMD non abbia parlato del problema della carenza di hard disk, che di riflesso riguarda tutti gli attori dell'industria PC, a differenza di Intel (Intel straccia anche se stessa ed è da record: 54 miliardi) e anche Nvidia.

Quest'ultima, nelle scorse ore, ha dichiarato che le vendite del trimestre non rispetteranno le attese. Per il quarto trimestre che si concluderà il 29 gennaio l'azienda si aspetta un fatturato di 950 milioni di dollari rispetto alle iniziali stime di oltre un miliardo di dollari.

La causa di questa revisione delle previsioni non riguarda solo gli hard disk, ma anche il business dei chip mobile Tegra 2, che ha avuto un calo in tempi più rapidi del previsto. Tutti stanno passando a Tegra 3 o i chip costano troppo e le aziende preferiscono buttarsi su altre soluzioni? Nvidia faccia i propri conti.