Probabilmente agli sviluppatori di Samba l'idea di dare un'occhiata al codice della loro piattaforma è venuta dopo aver letto della vulnerabilità usata da WannaCry per diffondersi sui computer Windows. Fatto sta che qualcosa hanno trovato e, guarda caso, la vulnerabilità riguarda il sistema di condivisione dei file e delle stampanti con i sistemi Windows, che sfrutta la stessa porta 445 del famigerato Server Message Block usato dal ransomware per installarsi sui PC con sistemi Microsoft.
A quanto pare, però, la falla di sicurezza è meno grave di quella dei sistemi Windows. In Samba, infatti, la funzione è disattivata come impostazione predefinita e si spera che gli amministratori IT che gestiscono i server su cui è installata abbiano la reattività per installare subito gli aggiornamenti che correggono la vulnerabilità. E non stiamo parlando di poche macchine: secondo i ricercatori di Rapid7, infatti, al momento della pubblicazione dell'avviso sul bug ci sarebbero circa 140.000 computer con versioni di Samba vulnerabili raggiungibili via Internet.
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Se volete sapere come difendervi dalla piaga sempre più diffusa del ransomware, vi consigliamo di leggere Ransomware: Defending Against Digital Extortion.