Anonymous abbatte CasaPound, petizione per Napolitano

Anonymous ha preso di mira CasaPound, bloccandone il sito web. Per gli hacktivisti è un partito da chiudere, e chiedono quindi al Presidente della Repubblica un intervento.

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a cura di Roberto Buonanno

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Si susseguono gli attacchi informatici di matrice politica. Qualche giorno fa un gruppo che non si è poi meglio definito ha eseguito un defacing del sito del Tribunale di Milano.

Ieri, dalle 3 di pomeriggio, il sito ufficiale di Casa Pound è irrangiungibile a seguito di un attacco di Anonymous. L'associazione ha diramato un comunicato stampa che riportiamo parzialmente in seguito.

Il noto gruppo non solo compie un atto di sabotaggio informatico ma alza l'asticella, addirittura intentando un dialogo con la massima carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il collettivo Anonymous inoltre lancia una petizione pubblica, identificandosi ancora di più come vicino a movimenti anarchici o di estrema sinistra e comunque a suo modo attento alle dinamiche socio politiche del nostro paese.

Non discutiamo il merito della dichiarazione, poiché la materia non compete il nostro sito. Possiamo solo osservare il fenomeno: la lotta politica si sta spostando dalle piazze alle strade digitali.

Email ricevuta da Anonymous Italia

Oggetto: CasaPound TangoDown e petizione al Presidente Della Repubblica sulla sua chiusura

"Salve, questo pomeriggio abbiamo attaccato e mandato offline il sito ufficiale di CasaPound Italia. Assieme a questo attacco abbiamo voluto iniziare una raccolta firme indirizzata al Presidente Della Repubblica per chiudere quello pseudo-partito fascista. Sul nostro Blog trovate tutte le informazioni".