Anonymous ammonisce il dopato Schwazer con un defacing

Anonymous ha attuato il defacing del sito del podista Alex Schwazer. Nel messaggio critiche allo sportivo e la conferma dell'avvio di una lotta anti-doping. L'azione nei contenuti però è stata un po' deludente.

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a cura di Dario D'Elia

Ieri Anonymous ha attaccato il sito di Alex Schwazer, il maratoneta italiano escluso per doping dalle Olimpiadi di Londra 2012. Si è trattato di un classico defacing - durato poche ore - con tanto di maschera simbolo Guy Fawkes e messaggio moralizzatore. "Il doping uccide lo sport. Il doping uccide la vita", così iniziava il testo. "Anonymous Italia approfitta del sito di Alex Schwazer per condannare la pratica del doping nel mondo dello sport".

E già a questo punto sembrava di essere di fronte a una classica pubblicità progresso pagata dallo Stato e normalmente mandata in onda sulla Rai. "Caro Alex, oltre ad un atleta, sei anche un carabiniere. Non sappiamo cosa ti sia venuto in testa qualche mese fa. Ma la tua vita, il tuo lavoro, il tuo sport, avevano ed hanno una responsabilità troppo alta e nobile nei confronti di ciascuno di noi, della tua famiglia, della tua gente, e non avresti dovuto mai commettere questo errore", proseguiva il messaggio ormai diventato testo portante di un eventuale progetto neomelodico o canovaccio per un film stile Mario Merola.

Defacing del sito

"Noi di anonymous ci uniamo a quanti, ogni giorno, lottano e lavorano per fare pulizia nel mondo dello sport".

Ecco, fine delle trasmissioni e massima solidarietà a Alex Schwazer. Non tanto per le questioni di doping, etiche o penali - problemi suoi - ma per aver subito la critica intellettuale degli hacktivisti. Va bene tutto ma il monito da ascensore forse è troppo per un uomo che ha praticamente chiuso con lo sport e con un pezzo importante della sua vita.

Diciamo che altre volte abbiamo apprezzato lo spirito di alcune azioni eclatanti, pur non condividendone la modalità (illegale). A questo giro siamo rimasti piuttosto delusi.