Anonymous: Wall Street una farsa, Italiani in piazza

L'annunciato attacco degli Anonymous contro il New York Stock Exchange non c'è stato, il sito ha rallentato per mezzora ma non si è fermato. Secondo alcune fazioni dell'organizzazione l'operazione era un falso architettato dalle forze dell'ordine per far cadere in trappola i partecipanti, secondo altri era solo un espediente per distogliere l'attenzione dei media e delle autorità da un attacco ancora più grande. Intanto la sezione italiana degli Anonymous invita i connazionali in piazza il 15 ottobre.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Gli attivisti di Anonymous avevano preannunciato l'intenzione di "far sparire da Internet" il New York Stock Exchange (NYSE)il 10 di ottobre. Ieri quindi gli occhi del mondo erano puntati sull'indice della borsa newyorkese, il cui sito ieri pomeriggio in effetti ha subito rallentamenti significativi per due volte, ma senza cadere.

L'attacco DDoS (distributed denial-of-service) è stato definito debole dagli esperti perché è stato sostenuto solo da una sezione degli Anonymous, a conferma della presunta confusione che avrebbe prevalso in un'organizzazione priva di una struttura centralizzata. 

Il NYSE non è crollato come preannunciato

Daniel C. Berkowitz, portavoce di Keynote Systems, ha confermato di aver fatto monitorare il sito NYSE e aver misurato la sua velocità da dieci città degli Stati Uniti, e in tutti i casi sono stati rilevati forti rallentamenti dalle 14:30 alle 15:00, oltre a un minuto esatto di semiblocco dell'attività a mezzogiorno, ossia all'ora in cui gli Anonymous avevano programmato il "Tango Down".

L'esperto di sicurezza ha pertanto concluso che "il rallentamento non ha influenzato le attività, ma semplicemente la capacità di raggiungere agevolmente la homepage del sito del New York Stock Exchange". Inoltre, al momento non sarebbe ancora confermato che i rallentamenti in questione siano stati realmente causati da un attacco DDoS. Secondo il sito AlertSite di Software SmartBear, infatti, in concomitanza con i rallentamenti si sarebbe verificato un guasto sul sito web del NYSE. 

Che gli Anonymous abbiano in effetti attaccato il sito del NYSE non è detto, tant'è vero che una sezione di Anonymous aveva postato un messaggio su Pastebin il 4 ottobre avvisando che l'operazione the Occupy Wall Street era un falso, architettato ad arte "dalle forze dell'ordine e dalle agenzie governative contro i crimini informatici al fine di mettere in ginocchio gli esponenti di Anonymous che avrebbero aderito all'operazione". 

L'azione contro la borsa newyorkese è stata reputata da molti un complotto ai danni di Anonymous o un espediente - Clicca per ingrandire

A spalleggiare questa idea, ma con una filosofia differente, era stata anche un'altra sezione degli Anonymous, che lunedì aveva avvisato i propri affiliati che l'annuncio dell'operazione contro l'NYSE era una tattica per distogliere i media e le forze dell'ordine dal grande attacco, di cui ovviamente non si conoscono i dettagli.

Una terza fazione dell'organizzazione tuttavia non ha abbracciato né la teoria del diversivo né quella del complotto, e ha suonato la carica contro il sito newyorkese "anche se la maggioranza non vuole che l'operazione avvenga". Occupy Wall Street era un'operazione di protesta indetta contro la disuguaglianza economica e l'avidità delle imprese e del settore finanziario negli Stati Uniti.

Intanto per quanto riguarda Anonymous Italia è comparso un video che incita i nostri connazionali a liberarsi dal complotto architettato ad arte dai media, dai politici e dal sistema economico italiano, e di scendere in piazza a Roma il prossimo 15 ottobre per protestare.