Antitrust UE, Intel multata per 1,06 miliardi

La Commissione Europea ha sanzionato Intel per abuso di posizione dominante e pratiche commerciali scorrette

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a cura di Dario D'Elia

La Commissione Europea ha multato Intel per 1,06 miliardi di euro, riconoscendo pratiche anticoncorrenziali illegali e un abuso di posizione dominante. Come abbiamo anticipato ieri, l'Anti-trust alla fine ha ritenuto il colosso statunitense colpevole di aver violato le norme europee (Articolo 82 - EC Treaty antitrust) attuando pratiche commerciali scorrette nel mercato dei processori x86.

"Per tutto il periodo ottobre 2002-2007 Intel ha avuto una posizione dominante nel mercato mondiale delle CPU (microprocessori) x86, per almeno il 70% (circa 4,62 miliardi di euro ndr.) della quota di mercato", si legge nel comunicato UE.

"La Commissione ha ritenuto che Intel abbia fatto ricorso a due specifiche forme di pratiche illegali. Primo, Intel ha dato sconti integralmente o parzialmente occulti a fabbricanti di computer a condizione che le acquistassero la totalità o la quasi totalità dei processori x86 di cui avevano bisogno".

In secondo luogo "Intel ha effettuato pagamenti diretti in favore di un grande distributore (Media Saturn Holding, proprietario della catena MediaMarkt - in Italia MediaWorld ndr.) a condizione che questo vendesse esclusivamente computer dotati di processori x86. Questi sconti e pagamenti hanno effettivamente impedito ai clienti, e, quindi, ai consumatori, di rivolgersi a prodotti alternativi".

"Intel ha danneggiato milioni di consumatori europei agendo deliberatamente per tenere i concorrenti fuori dal mercato per i processori da computer per molti anni. Un'infrazione così grave e così sostenuta nel tempo delle regole antitrust Ue non può essere tollerata", ha sottolineato il commissario alla Concorrenza Neelie Kroes.