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a cura di Elena Re Garbagnati

"Houston, Tranquility Base. L'aquila è atterrata". Difficile dimenticare le prime parole dell'astronauta dell'Apollo 11 Neil Armstrong quando il modulo lunare Eagle atterrò sulla Luna. Erano le 22:18 del 20 luglio 1969, quasi cinquant'anni fa, e alcuni spezzoni audio furono trasmessi al grande pubblico.

Quella missione che coronava un decennio di sangue, sudore, lacrime e innovazione tecnologica mai viste prima però non durò il tempo di poche parole: la missione decollò il 16 luglio 1969 e terminò il 24 luglio con l'ammaraggio nell'Oceano Pacifico. 8 giorni e 3 ore durante i quali avvennero centinaia di conversazioni audio tra i direttori di volo, tutte le squadre a supporto della missione, e gli astronauti stessi. Le conversazioni correvano attraverso quelli che sono chiamati "loop" di comunicazione. I loop aria-terra tenevano in comunicazione l'equipaggio dell'Apollo 11 e il Controllo Missione, ma c'erano anche gli interfoni e altri sistemi su cui viaggiavano miriadi di "backroom back", conversazioni interne in cui gli esperti coinvolti nel progetto discutevano i dettagli dei loro sistemi.

Apollo 11 insignia

Crediti: NASA

Parte di dialoghi fra il Controllo Missione e l'Apollo 11 fu consegnata ai media praticamente subito (e quindi il grande pubblico). Le registrazioni dei "backroom back" invece sono state rinchiuse in speciali contenitori climatizzati e non sono state diffuse. Oltre tutto, l'unico registratore funzionante capace di riprodurre quei circa 170 nastri di storia si trova al Johnson Space Center della NASA.

In occasione dell'imminente ricorrenza del cinquantennale, grazie anche alla collaborazione dell'Università del Texas e degli esperti NASA, quel materiale audio è stato convertito in formato digitale attuale e chi lo vuole può ascoltare tutte le 19.000 ore di registrazioni, ripartite in due collezioni: quella della NASA e quella dell'UT Dallas.

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Controllo Missione. Crediti: NASA

Mark Geyer, direttore del Johnson Space Center, ha spiegato nella nota ufficiale della NASA che "ci stiamo avvicinando al 50° anniversario dell'Apollo e sono davvero lieto che questa risorsa sia disponibile. L'esperienza è uno dei migliori insegnanti [...] Questi nastri offrono uno sguardo unico su ciò che serve per fare la storia e cosa ci vorrà per fare il futuro".

Quello di conversione è stato un lavoro lungo e complesso, iniziato nel 2012, che non è stato portato a termine solo per soddisfare qualche curiosità: come ha sottolineato John HL Hansen, principale responsabile di questo progetto, è un modo "per contribuire a riconoscere i meriti degli innumerevoli scienziati, ingegneri e professionisti che hanno lavorato dietro le quinte del programma Apollo per renderlo il successo che è stato. Questi sono veramente gli 'eroi dietro gli eroi' dell'Apollo-11!".

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Da notare che le 19.000 ore di audio registrato che sono ora disponibili sono un risultato significativo, tuttavia rappresentano solo il 25% di tutte le registrazioni audio del progetto Apollo, che comprende i primi voli di prova in orbita attorno alla Terra, le due missioni di test che hanno inviato l'Apollo 8 attorno alla Luna nel dicembre 1968 e l'Apollo 10 in orbita intorno alla Luna a Maggio 1969, le cinque missioni Apollo successive che sbarcarono sulla Luna, e il "fallimento riuscito" dell'Apollo 13, di cui la registrazione della frase clou "Houston, abbiamo avuto un problema" è già restaurata e pubblica da tempo.

Se siete appassionati di astronautica, e in particolare delle missioni Apollo, sappiate che qualche tempo fa la NASA ha reso disponibile più di 8400 immagini in alta risoluzione (1800 dpi) delle missioni Apollo.


Tom's Consiglia

Se volete rivivere il fascino e l'emozione delle missioni Apollo leggete il libro dell'astronauta italiano Umberto Guidoni Dalla Terra alla Luna: Il progetto Apollo 40 anni dopo.