All'interno della cabina dell'Apollo 11 Command Module Columbia ci sono delle scritte a mano fatte dagli astronauti della NASA in missione. Sono venute alla luce grazie al lavoro di ricostruzione del modello in 3D ad opera degli archivisti dello Smithsonian National Air and Space Museum, che hanno postato sul blog ufficiale del museo le foto che vedete in questa notizia.
Sono per lo più appunti e conti, che danno una visione più umana e concreta di quella che era la vita a bordo della navicella durante il primo viaggio di andata e ritorno sulla Luna. All'interno della capsula spaziale, che era rimasta chiusa per decenni, si vede chiaramente un calendario, oltre ad alcune note scritte a mano, e conti matematici.
Nell'immagine qui sopra per esempio vedete le note scritte da Michael Collins quando cercava di individuare la posizione esatta del Modulo Lunare (LM) Eagle sulla superficie lunare mentre orbitava da solo intorno alla Luna con il Colombia. Collins si era segnato le coordinate ricevute da Houston.
L'autore e il momento in cui furono prese le note è stato dedotto confrontando le scritte con le trascrizioni della registrazione audio delle comunicazioni tra il Colombia e Houston.
Dalla foto si deduce un'altra informazione: gli sportelli su cui si vedono le scritte erano deputati ad alloggiare materiale secondo una precisa distribuzione dello stoccaggio. Invece sembrerebbe che durante la missione gli astronauti abbiano improvvisato: nell'armadietto R5 avrebbero dovuto depositare le attrezzature ausiliarie relative al sistema di gestione dei rifiuti della sonda, invece lo usarono per riporre i loro sacchetti di urina. Secondo gli esperti dello Smithsonian presero questa decisione nelle prime fasi del volo, prima che il sistema di smaltimento dei rifiuti fosse attivato. E ne presero nota per ricordarsene.
Quello che fa più effetto è probabilmente il piccolo calendario disegnato a mano sotto a uno degli armadietti. Potete vederlo qui sopra e segna ogni giorno della missione, dal 16 al 24 luglio, ciascuno cancellato con una crocetta fatta eccezione per l'ultimo, che è rimasto intatto. Lo stesso calendario si vede nella foto della NASA, alle spalle di John Hirasaki all'interno della capsula durante il periodo di quarantena.
Al momento è in corso l'analisi dettagliata di tutti questi elementi, che può svelare informazioni molto interessanti e inedite sulla missione.