Apple a favore dei matrimoni gay

Apple scende in campo in California per difendere i diritti dei gay

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Apple ha deciso di schierarsi a favore dei matrimoni gay. Con una donazione di 100 mila dollari è stato ufficializzato il suo sostegno alle associazioni californiane che si stanno battendo per contrastare la cosiddetta Proposition 8, un progetto legislativo che si propone di bandire i matrimoni fra le persone dello stesso sesso.

Apple, di fatto, consolida la compagine IT, che vede già in prima fila Google, Qualcomm e Pacific Gas & Electric. "Siamo estremamente convinti che i diritti fondamentali di una persona – incluso quello di sposarsi – non dovrebbero essere condizionati dall'orientamento sessuale", si legge nel comunicato di Apple.

Secondo gli esperti del marketing questa incursione nel sociale potrebbe essere rischiosa, soprattutto in ambito consumer. "Danneggerà gli azionisti di Apple", ha dichiarato Peter Seale, professore associato di Marketing presso la Peter Drucker Graduate School of Management. "Le persone potrebbero non comprare i Mac per questa presa di posizione".

Aggiornamento del 28 /10 /2008

La pubblicazione di questo news ha creato un po' di scompiglio, quindi abbiamo deciso di intervenire con un ulteriore commento . Sapevo che il dibattito sulla questione si sarebbe acceso, ma purtroppo il controllo dei commenti è sfuggito di mano. Ecco, in questo caso ci prendiamo tutta la responsabilità. Porgiamo le nostre più sentite scuse a tutti quegli utenti che si sono sentiti urtare da alcune affermazioni, e vorremmo anche esprimere la massima solidarietà alla comunità gay.

Siamo rimasti sconcertati dal livello di inciviltà di un paio di utenti, che potremmo definire tranquillamente razzisti, omofobi e ignoranti. È molto probabile che si tratti di giovani, con poca istruzione e culto della supremazia del maschio. Gli stessi che parlano male, pensano male e vivono male – se mi permettete la citazione.

Gente che si ritrova con un cuore indurito, magari dalla vita stessa o dalla mancanza di affetti. Senza alcuna senso del relativo, con un'unica e solida visione del mondo. Con certezze apparentemente granitiche. Persone insomma che quando si confrontano con la realtà – ben diversa da quella che credono – vanno praticamente a pezzi. Diventano violenti, sono violenti. Perché la violenza, anche delle parole, è la misura del loro disagio. Non contano nulla.

Un segno di rottura è l'unico esempio della loro esistenza. Ma senza eco, senza effetti sul mondo circostante, se non una momentanea increspatura della superficie. Non sono mai esistiti, se non al primo vagito. Da allora hanno deciso di rifiutare l'amore. E sono a loro volta diventati rifiuto del mondo civile.

Già, perché la nota positiva è che la maggioranza dei post che avete pubblicato hanno espresso in maniera più o meno pacata – ma comunque rispettosa – posizioni ideologiche diverse. Qui, ieri, abbiamo consacrato la libertà di opinione, ma anche circoscritto gli abusi e la prevaricazione.

Internet consente una grande libertà di espressione, ma questa dovrebbe essere sempre accompagnata da senso di responsabilità. Purtroppo non tutti sono all'altezza di questa sfida, e delle volte bisogna subire la violenza dell'inadeguatezza altrui. La speranza è che il libero confronto possa alimentare la coscienza civile e il rispetto nei confronti degli altri.

Ovviamente abbiamo proceduto con la sospensione di alcuni account.