Apple deve pagare la multa da 14 miliardi, dice un avvocato italiano

L'autorità di regolamentazione dell'UE afferma che Apple dovrebbe essere tenuta a pagare 14,3 miliardi di euro di tasse

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Apple ha una multa 14,3 milardi di euro per tasse non versate, in sospeso. In precedenza la causa era stata archiviata, ma l’Autorità Antitrust ha fatto ricorso e ieri si è pronunciato l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, il palermitano Giovanni Petruzzella: secondo lui la precedente archiviazione va annullata, e bisogna riaprire il procedimento.  

L’opinione non è vincolante per la Corte, ma potrebbe sicuramente avere delle conseguenze sulla decisione della Corte, che dovrà stabilire presto se approvare il ricorso. In passato la Corte aveva stabilito che non è stato possibile stabilire se Apple abbia tratto un vantaggio economico illecito dal regime fiscale irlandese. E il procedimento, iniziato nel 2016, è attualmente archiviato. Si potrebbe riaprire se il ricorso avesse successo.  

Ebbene, secondo secondo Pitruzzella la Corte ha "commesso una serie di errori di diritto" e "non ha valutato correttamente la sostanza e le conseguenze di alcuni errori metodologici". Di conseguenza, ha detto che la corte deve "effettuare una nuova valutazione".

  1. Nel 2016, la Commissione europea ha emesso una decisione in cui si constatava che l'Irlanda aveva fornito aiuti di Stato ad Apple. L'Irlanda ha impugnato questa decisione davanti alla Corte Generale dell'Unione europea (GCEU).

  2. Nel 2020, la GCEU ha emesso la sentenza che ha annullato la decisione della Commissione sugli aiuti di Stato del 2016.

  3. La Commissione ha presentato ricorso alla Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) contro la sentenza del GCEU e il 23 maggio 2023 la CGUE ha esaminato il ricorso. La Commissione, l'Irlanda, il Lussemburgo, Apple e l'Autorità di vigilanza EFTA sono intervenuti dinanzi alla Corte.

  4. A seguito dell'udienza, le conclusioni dell'Avvocato generale sono state pubblicate il 9 novembre 2023.

  5. L'Avvocato generale analizza gli aspetti giuridici della causa in modo approfondito e, separatamente dalle deliberazioni della Corte, presenta un parere sulla questione in esame. Questo parere non fa parte della sentenza della CGUE, ma viene preso in considerazione dalla Corte quando giunge alla sentenza finale.

  6. Dopo le conclusioni dell'Avvocato generale, la sentenza della Corte sarà pronunciata in pubblica udienza. I tempi della sentenza sono interamente a discrezione della Corte.

 

L’idea dell’accusa è che Apple abbia ottenuto un’aliquota fiscale più bassa rispetto ai concorrenti, godendo così di un vantaggio illecito. L’azienda versò 14,3 miliardi nelle casse irlandesi, nel 2018, come misura cautelare e da allora il denaro è in un conto bloccato in attesa che si metta la parola fine al procedimento. 

Apple ha dichiarato che la sentenza del Tribunale "è stata molto chiara sul fatto che Apple non ha ricevuto alcun vantaggio selettivo e alcun aiuto di Stato, e riteniamo che ciò debba essere confermato". Anche il governo di Dublino ha sempre insistito sul fatto che non c’è stato alcun illecito. 

"La posizione dell'Irlanda è sempre stata e rimane quella di aver pagato il giusto ammontare di tasse irlandesi e di non aver fornito alcun aiuto di Stato ad Apple", ha dichiarato il ministro delle Finanze Michael McGrath in un comunicato.

Se alla fine Apple fosse riconosciuta colpevole, ciò implicherebbe conseguenze anche peggiori per il governo irlandese; altri stati UE e gli Stati Uniti, infatti, potrebbero esigere risarcimenti. 

A tal proposito, vale la pena segnalare che Apple non è l’unica azienda accusata di non aver pagato il dovuto: l’altro esempio famoso è quello di Amazon, ma quasi tutti i colossi tecnologici sono coinvolti, in misura più o meno rilevante. 

La soluzione definitiva sarebbe un regime fiscale unico in tutta l’Unione, ma visto che per quasi tutte le decisioni è necessaria l’unanimità dei paesi membri, è molto difficile che si arrivi a trovare un accordo in tema fiscale - o su qualsiasi altro tema in effetti.