Archival Disc, Sony e Panasonic per il disco ottico da 1 TB

Si chiama Archival Disc ed è il nuovo disco ottico su cui stanno lavorando Sony e Panasonic. Permetterà inizialmente di immagazzinare 300 GB, ma in futuro si arriverà al terabyte. Debutto fissato nell'estate del 2015.

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a cura di Manolo De Agostini

Sony e Panasonic hanno annunciato Archival Disc, un nuovo standard per dischi ottici di prossima generazione a uso professionale (per scopi cinematografici, di archiviazione dati, etc.). L'obiettivo è dare nuovo impulso al mercato dell'archiviazione dei dati digitali che devono durare a lungo.

"I dischi ottici hanno eccellenti proprietà nel proteggersi dall'ambiente, come la resistenza a polvere e acqua e possono anche affrontare cambiamenti nella temperatura e nell'umidità quando sono archiviati. Permettono inoltre la compatibilità intergenerazionale tra differenti formati, assicurando che i dati continuino a essere letti anche se i formati si evolvono".

"Questo li rende supporti multimediali robusti per l'archiviazione di contenuti a lungo termine. Riconoscendo che tutti i dischi ottici avranno bisogno di ospitare volumi di dati maggiori in futuro, in particolare data la crescita del mercato dell'archiviazione, Sony e Panasonic si sono impegnate nello sviluppo congiunto di uno standard per dischi ottici di prossima generazione a uso professionale".

Dimensione disco (tipo) 300 GB (write-once)
Parametro ottico Lunghezza d'onda λ=405 nm (nanometri), Apertura numerica NA=0.85
Struttura disco Disco a doppia faccia (3 strati/lato), Formato Land/Groove
Pitch traccia 0.225μm (micrometro)
Lunghezza bit dati 79.5nm (nanometri)
Metodo correzione errori Reed-Solomon Code

Nell'estate del 2015 assisteremo così al debutto di dischi in grado di offrire 300 GB di capacità. La roadmap però è già delineata e prevede l'arrivo anche di soluzioni da 500 e 1 TB. Per raggiungere tali risultati, conservando un'elevata qualità nella riproduzione, le due aziende hanno lavorato su una tecnologia di cancellazione del crosstalk e applicato la tecnologia di processo dei segnali chiamata Partial Response Maximum Likelihood (PRML).

La prima elimina elettricamente l'interferenza dalle tracce adiacenti che aumenta non appena il "pitch" della traccia si restringe, in modo da ottenere una riproduzione ad alta qualità. PRML è invece una tecnologia che migliora le prestazioni di riproduzione permettendo l'interferenza intersimbolica.