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Assicurazione viaggio digitale: Andrea Tobanelli risponde ai 5 dubbi più comuni

Quali sono i dubbi più comuni riguardanti le assicurazioni viaggio digitali? In questo articolo proviamo a fare chiarezza con le risposte dell’esperto.

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a cura di Andrea Tobanelli broker di assicurazioni

L’Italia è un Paese che ama viaggiare, ma rimane uno dei più sotto-assicurati d’Europa. Secondo una ricerca condotta da Ipsos, meno di un italiano su tre sottoscrive una polizza viaggio prima di partire. Un paradosso, se pensiamo che un semplice ricovero all’estero può costare decine di migliaia di euro.

Eppure, quando si parla di assicurazioni, la percezione comune è ancora quella di una spesa ingente e superflua. Molti viaggiatori si affidano alla fortuna, salvo poi scoprire che basta un’emergenza sanitaria imprevista per trasformare una vacanza in un incubo, anche dal punto di vista economico.

Ogni giorno mi trovo a rispondere agli stessi dubbi e timori,” racconta Andrea Tobanelli, consulente assicurativo specializzato in polizze viaggio. “Sono domande semplici, ma fondamentali, perché rivelano quanta poca consapevolezza ci sia su uno strumento che può davvero fare la differenza in situazioni critiche.”

Dalla sottoscrizione alla copertura delle malattie preesistenti, fino alla gestione delle emergenze e ai criteri per scegliere una polizza, i quesiti che tornano sono sempre gli stessi. In questo articolo proviamo a fare chiarezza con le risposte dell’esperto.

1. Quando va sottoscritta l’assicurazione viaggio?

Chi decide di sottoscrivere la polizza in agenzia viaggio lo dovrà fare, per obbligo di legge, contestualmente alla prenotazione. Questo perché le agenzie viaggio sono autorizzate a intermediarie polizze solo per i pacchetti viaggio che vendono.

Chi invece si rivolge a intermediari assicurativi, online od offline, ha molta più libertà sulle tempistiche. Ma ci sono delle regole, sempre ben specificate nei set informativi precontrattuali dei prodotti.

Di norma, almeno per la grande maggioranza dei contratti, la polizza medica o medico-bagaglio va sottoscritta entro il giorno precedente quello di partenza o comunque prima di iniziare il viaggio. Esiste qualche eccezione che permette la sottoscrizione a viaggio iniziato con un periodo di carenza, ovvero un periodo espresso in giorni od ore, in cui la copertura assicurativa c’è ma non opera.

Se invece si è interessati alla garanzia annullamento i vincoli temporali sono più stringenti e variano da prodotto a prodotto: comprendere le tempistiche corrette è importantissimo per evitare brutte sorprese in caso di sinistro.

2. Ho delle malattie preesistenti, sono coperto?

Questa è una tematica delicata a cui spesso pensano le persone un po’ più avanti con gli anni, ma l’argomento è valido purtroppo per tanti, indipendentemente dell’età.

La maggior parte dei prodotti di assicurazione viaggio comunemente disponibili online esclude qualsiasi tipologia di sinistro correlato o correlabile a una condizione medica pregressa.

Esistono però alcune polizze che non hanno tale esclusione e di conseguenza possono coprire questo genere di sinistri.

Ma è bene distinguere: un conto è un sinistro inatteso anche correlato a una situazione medica preesistente, un altro è se l’evento era prevedibile, previsto o atteso al momento dell'acquisto della polizza. 

Perché un evento sia assicurabile deve esserci sempre il requisito dell’imprevedibilità: se al momento della sottoscrizione la situazione era già nota, certa o attesa, nessuna polizza potrà intervenire.

3. Cosa faccio se ho un’emergenza sanitaria in viaggio?

Le compagnie assicurative italiane hanno (di norma) una centrale operativa localizzata nel nostro paese, questo significa che il numero da chiamare in caso di necessità è italiano. WhatsApp e altre app di messaggistica non sono compatibili con la gestione di una centrale emergenze, quindi non vanno mai considerate come idonee a contattare la compagnia in caso di necessità.

Alcuni intermediari e compagnie hanno app proprietarie per effettuare chiamate sfruttando la rete: non è dato sapere quanto siano affidabili quindi il consiglio è quello di prevedere un modo per poter effettuare una chiamata in caso di emergenza.

Siamo nel 2025 e ci sono molti modi per poterlo fare, sia grazie alle offerte estero degli operatori italiani, sia grazie ad app voip che con pochi centesimi al minuto permettono di fare chiamate di qualità.

La raccomandazione è organizzarsi sempre prima di partire, non farsi mai trovare sprovvisti di una soluzione per avvertire la centrale.

Praticamente tutte le compagnie richiedono inoltre di essere contattate prima di prendere iniziative in caso di problematiche sanitarie: ogni volta che è possibile va fatto ma se l’emergenza è grave prima chiamare i soccorsi poiché le centrali emergenze non possono farlo per voi.

4. Le spese mediche vengono pagate direttamente?

Altra domanda super gettonata la cui risposta seria e corretta non piace molto ai viaggiatori. Ormai quasi tutti i prodotti di assicurazione viaggio prevedono il pagamento diretto delle spese mediche, quantomeno di quelle ospedaliere e chirurgiche.  

In caso di ricovero è molto facile che la compagnia assicurativa riesca a pagare direttamente le spese mediche. Senza ricovero tutto è molto più complesso. 

Dipende dal caso specifico.

5. Come valuto una polizza viaggio?

La prima cosa è non fermarsi al prezzo: i comparatori online e le loro pubblicità spingono da anni ad una guerra di prezzo che fa male alle compagnie assicurative ma soprattutto agli assicurati. 

Il prezzo conta ma non può essere la discriminante principale nella scelta di una polizza (viaggio o non).

Quello che va fatto è invece leggere con moltissima attenzione tutte le condizioni perché è l’unico modo per comprendere ciò che sarà oggetto di copertura assicurativa e ciò che sarà invece escluso.

Fondamentale è poi la valutazione del sottoscrittore, ovvero della compagnia assicurativa che si occuperà della gestione e della liquidazione dei sinistri. Chi è? Qual è il tasso di reclami presentati all'IVASS? Valutare un prodotto multirischio di viaggio è complesso, richiede tempo e pazienza. Ma va fatto.