Fino alla fine del 2019 presso l'hangar principale di Vienna della Austrian Airline i tecnici della compagnia e di Donecle collaboreranno per mettere a punto il progetto. Attualmente il drone rileva ogni criticità sulle parti esposte alla velocità di 1 metro al secondo, sfruttando tre sensori laser e una videocamera da 12 Megapixel. Cerca piccoli fori, incrinature e altri micro-danni, senza contare ovviamente rotture più estese. I maggiori responsabili di questi problemi sono di solito i fulmini. L'unica accortezza è che prima di avviare la routine di controllo (della durata di circa 1 ora) bisogna inserire dei parametri nel software di supporto, come ad esempio l'altezza del velivolo.
Dopodiché ogni punto alterato viene localizzato e in una seconda fase di circa un'ora tutti i dati vengono scaricati su PC per consentire a uno specialista di esaminarli e vagliarli per un'eventuale intervento di riparazione.
Per ora le ispezioni con drone stanno riguardando 36 Airbus A320 della flotta ma la prospettiva è di includere in futuro anche altri modelli, fra cui 17 Embraer – sempre dedicati per i voli a corto e medio raggio.
Austrian Airlines non è la prima compagnia ad aver sperimentato questo sistema; in passato ha fatto lo stesso easyJet. Inoltre la stessa Airbus ha prospettato con il progetto "Hangar of the Future" una soluzione analoga.