Avanza lo spegnimento della TV analogica

Il prossimo 20 maggio prende il via lo spegnimento dei canali analogici in piemonte, si parte con Rai 2 e Rete 4.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Lo spegnimento dei canali televisivi analogici giunge ad una nuova tappa. Il prossimo venti maggio, infatti, Rai 2 e Rete 4 passeranno al digitale su buona parte del territorio piemontese. Il passaggio riguarderà più di 3 milioni di spettatori, che in autunno vedranno anche gli altri canali passare al digitale terrestre.  

Per alcuni, circa il 5% del totale, sarà invece black-out totale, perché non sono raggiunti dal segnale digitale. L'alternativa è dotarsi di un impianto satellitare. La regione Piemonte si è attivata per garantire anche a questi cittadini la copertura del segnale, e ha chiesto al ministero competente di fare lo stesso, partecipando alla spesa necessaria, di circa 4 milioni di euro.

Secondo Andrea Ambrogetti, presidente di Dgtvi, si parte da una buona base: c'è un 64-65% di persone già in grado di ricevere il segnale, e il 15% degli intervistati è pronta ad acquistare un decoder.

Una nuova forma di digital divide, ma restare senza Tv per un po' potrebbe anche fare bene.

Chi ha almeno 65 anni e un reddito massimo di 10.000 euro, ed è in regola con il pagamento del canone RAI, potrà contare su un aiuto statale di 50 euro, più che sufficienti per acquistare un prodotto di fascia bassa, oppure per acquistarne uno di maggiore qualità, senza spendere cifre eccessive. Si tratta di circa 100.000 persone.

Secondo Mercedes Bresso Romani, presidente della Regione Piemonte, entro il prossimo anno lo switch-off toccherà il 70% del territorio regionale, e sarà totale nel 2012. La città di Torino rappresenta la prima area metropolitana dove si esegue la sperimentazione, dopo regioni come Sardegna e Val D'Aosta.

Insomma, si va avanti a testa bassa nello sviluppo di una tecnologia che continua a far discutere, della quale molti non vedono l'utilità, e che alcuni ritengono persino un espediente per arricchire i "soliti noti". Resta, tuttavia, un passaggio comune a tanti stati europei e a buona parte degli Stati Uniti, e in ogni luogo ci sono modalità e tempi diversi.