Azioni di Apple sottovalutate per Carl Icahn, il titolo corre

Carl Icahn ritiene che le azioni di Apple siano sottovalutate. Con operazioni mirate, come un riacquisto delle azioni più massiccio, il titolo della casa di Cupertino potrebbe tornare a correre.

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a cura di Manolo De Agostini

Larry Ellison non crede nel futuro di Apple, ma l'investitore Carl Icahn è di tutt'altro avviso. Con una mossa improvvisa il miliardario ha comunicato su Twitter di aver investito molti soldi in Apple. Non c'è una cifra precisa ma si mormora si aggiri sul miliardo e mezzo di dollari. Non molto, data la capitalizzazione di Apple pari a circa 444 miliardi di dollari, ma comunque una presa di posizione che ha fatto crescere la fiducia nel titolo a poche settimane dall'annuncio di uno o più iPhone (Il nuovo iPhone il 10 settembre: forse anche economico).

Una comunicazione regolare, come sancito da un comunicato stampa, che ha fatto schizzare le azioni Apple in modo improvviso: il titolo ha chiuso a 489 dollari, rispetto all'apertura delle contrattazioni a 468 dollari. Durante la giornata gli scambi hanno addirittura toccato i 494 dollari, un valore che il titolo non vedeva da mesi.

Carl Icahn

"Al momento abbiamo una forte partecipazione in Apple. Crediamo che l'azienda sia estremamente sottovalutata. Ho parlato con Tim Cook oggi", si legge nel primo tweet, a cui ne è seguito un altro. "Ho avuto una bella conversazione con Tim Cook. Abbiamo discusso della mia opinione che, in questo momento, debba essere fatto un buyback (riacquisto di azioni proprie, ndr) di maggiori proporzioni. È in programma un nuovo incontro a breve".

Insomma Icahn pensa che il titolo Apple, con le giuste mosse, possa crescere fino a 700 dollari. La cifra – a dire il vero qualche dollari in più – rappresenta il picco delle azioni della casa di Cupertino, registrato dopo una crescita rapidissima in concomitanza con l'uscita dell'iPhone 5, nel settembre scorso. Secondo Icahn Apple dovrebbe estendere il programma di riacquisto delle azioni, annunciato all'inizio dell'anno e pari a circa 60 miliardi di dollari, portandolo almeno a 150 miliardi. Apple ha confermato l'incontro tra Cook e Icahn, ma non si è sbilanciata. "Apprezziamo l'interesse e l'investimento di tutti i nostri azionisti. Tim ha avuto una conversazione davvero positiva con il signor Icahn", ha affermato il portavoce Steve Dowling.

Insomma c'è chi vede Apple destinata al declino e chi invece pensa sia ancora una gallina dalle uova d'oro, o che semplicemente sta facendo il doppio gioco. La palla di cristallo non ce l'ha nessuno, ma nel mondo finanziario si discute anche delle possibili ripercussioni di questa "intromissione" di Icahn. Il miliardario è definito infatti "l'investitore attivista", cioè ama "mettere il becco" nelle aziende in cui "crede". È avvenuto ai tempi dell'accordo sfumato per l'acquisizione di Yahoo da parte di Microsoft, alcuni anni fa, e sta succedendo tuttora con Dell: Icahn sta cercando di sottrarre l'azienda al fondatore Michael Dell per impedirne l'uscita dalla borsa. Farà la guerra anche al management di Apple in caso di decisioni indigeste?