I bandi Infratel sono salvi. Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di TIM contro i regolamenti stabiliti dall'AGCOM per le procedure di assegnazione.Il Tribunale oggi ha respinto e dichiarato inammissibile la richiesta dell'operatore leader di mercato.

TIM sosteneva che i bandi Infratel fossero stati congegnati "per favorire" Open Fiber, la divisione di Enel che è impegnata nelle operazioni di cablaggio in fibra di diverse città. Com'è risaputo la spada di Damocle pendeva sul primo bando - vinto in ogni lotto da OF - e potenzialmente anche sul secondo non ancora assegnato.
A questo punto Open Fiber potrà iniziare a avviare i lavori in Abruzzo, Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. In pratica 3mila comuni dove sono residenti 6,5 milioni di cittadini. Come da regolamento avrà le infrastrutture realizzate in concessione per 20 anni e sarà obbligata a fornire servizi a tutti i provider a pari condizioni.
Non resta che attendere l'esito del prossimo bando Infratel che riguarda Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e la Provincia di Trento.
Per quanto riguarda il ricorso di Fastweb depositato sempre contro i regolamenti dei bandi Infratel, più fonti autorevoli avrebbero confermato che l'esito dovrebbe essere analogo a quello di TIM.