BitTorrent Chat, per parlare al sicuro da spioni e criminali

BitTorrent ha avviato la sperimentazione per un servizio di chat in tempo reale molto riservato.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

BitTorrent ha deciso di scendere in campo con un programma di chat sicuro, per rispondere alle crescenti preoccupazioni sul tema della privacy. Nasce così il nuovo esperimento BitTorrent Chat, un sistema per lo scambio di messaggi senza server, teoricamente più difficile da penetrare.

Al momento BitTorrent Chat è in versione alpha e si può provare da labs.bittorrent.com, ma bisogna rientrare tra i primi che otterranno effettivamente l'invito dopo averlo richiesto – probabilmente un gruppo piuttosto ristretto all'inizio.

L'idea di un servizio di chat senza server non è del tutto nuova, visto che proprio Skype in passato si affidava a un meccanismo P2P "puro": i messaggi passavano tra i computer degli utenti, e alcuni di essi agivano da "supernodi". Circa un anno e mezzo fa però Microsoft decise di sostituire i supernodi con macchine sotto al proprio controllo, e da allora si ritiene che Skype non possa più garantire la massima riservatezza.

BitTorrent Chat vuole quindi andare incontro a chi cerca un servizio per lo scambio di messaggi il più sicuro possibile. La società spiega che si tratta di fornire strumenti che possano proteggerci meglio da crimini come il furto d'identità (che effettivamente è in crescita), ma il pensiero va inevitabilmente allo "spionaggio statale" da parte dei vari governi nel mondo.

"Il nostro obiettivo è assicurare che il vostro messaggio resti tale: privato, sicuro, libero", recita il comunicato stampa, e sulla pagina del prodotto si legge che "Chat non salva i tuo messaggi su alcun server, quindi sono al sicuro da ogni fuga di dati o occhi indiscreti".

Contattati da Emil Protalinski di The Next Web, i rappresentanti di BitTorrent hanno poi aggiunto che il servizio si affiderà a un client da installare, e che non sarà quindi un servizio web. L'iniziativa è senz'altro interessante e vale la pena di tenerla d'occhio, fermo restando che il protocollo torrent non è un bastione inviolabile.

Senz'altro aggiungere una barriera crittografica ai messaggi li renderebbe molto più difficili da decifrare, e questo di per sé potrebbe essere molto utile per una grande categoria di persone. A proposito di questo, è bene tenere presente che strumenti come questo possono servire a tutti: dagli attivisti in pericolo nei paesi più repressivi ai peggiori criminali in circolazione.