Blackout Wind sotto la lente dell'AGCOM

Il Garante delle Comunicazioni ha convocato per domani un tavolo di confronto con Wind per capire cosa sia realmente successo la settimana scorsa e se la reazione sia stata adeguata.

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a cura di Dario D'Elia

Il Garante delle Comunicazioni ha programmato per domani un incontro ufficiale con i responsabili di Wind per fare il punto sul blackout della rete mobile e residenziale avvenuto lo scorso 13 giugno.

"Confidiamo in un confronto costruttivo, nel quale la società sia animata da una concreta volontà di trovare la giusta soluzione per risarcire gli utenti dai disservizi subiti", si legge nella nota dell'Unione nazionale consumatori.

AGCOM

"In quello che molti consumatori (ma probabilmente anche la stessa azienda) ricorderanno come un venerdì nero per le comunicazioni, considerando che per ore milioni di utenti sono rimasti senza linea fissa e mobile, abbiamo raccolto numerose segnalazioni e aperto immediatamente un canale di dialogo con l'azienda, chiedendo anche la convocazione di un tavolo di confronto presso l'Autorità".

Wind la settimana scorso aveva confermato verifiche per stabilire "le cause che hanno determinato questa eccezionale anomalia". Ad oggi sappiamo ancora poco, ma è evidente che deve essersi trattato di un problema di grandi dimensioni poiché per più di mezza giornata in diverse parti d'Italia è stato impossibile accedere al servizio dati mobile e alla rete Internet residenziale tramite Infostrada. Per altro bisogna ricordare che un italiano su quattro è cliente Wind-Infostrada.

Peccato solo per l'annullamento nei giorni scorsi degli incontri con le associazioni dei consumatori. Wind ha preferito rimandare il tutto all'incontro con l'AGCOM.

"L'azienda ha disdetto l'incontro con il Codacons chiedendo aiuto all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni", scrive il Codacons. "Ora la posizione di Wind-Infostrada, purtroppo, si aggrava. Se infatti la società non disporrà risarcimenti automatici direttamente sulla prossima bolletta e sulle schede ricaricabili dei propri clienti, proporzionali all'interruzione del servizio registrato lo scorso 13 giugno, 2.120 utenti che ad oggi hanno aderito all'azione collettiva del Codacons sul sito www.codacons.it depositeranno presso tutte le Procure della Repubblica d'Italia querela per appropriazione indebita, in relazione ai minori servizi resi dall'azienda a fronte del regolare pagamento degli abbonamenti da parte dei clienti".