Booking e Expedia accusate di ostacolare le offerte migliori

L'Antitrust ha avviato un'istruttoria a carico di Booking e Expedia perché limiterebbero la concorrenza nei servizi di prenotazione ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare offerte migliori.

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a cura di Dario D'Elia

Booking ed Expedia, siti specializzati nella ricerca e prenotazione di alberghi, sono finiti sotto indagine antitrust. Al centro della questione le commissioni e le clausole previste nei contratti con le strutture alberghiere, che "limiterebbero la concorrenza nei servizi di prenotazione ostacolando la possibilità per i consumatori di trovare offerte migliori". Non a caso ne avevamo parlato a marzo, svelando un po' di meccanismi che si nascondo dietro a questo mercato.

In tema antitrust si parla della stessa violazione che l'anno scorso ha travolto gli editori statunitensi e Apple. Analogamente avevano siglato un accordo che non permetteva alle librerie online di vendere a prezzi inferiori rispetto a quelli applicati su iBooks. 

Prenotazioni online

"L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 7 maggio 2014, su segnalazione di Federalberghi, del gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza e AICA, ha deciso di avviare un'istruttoria", si legge nella nota ufficiale.

"Oggetto di analisi dell’Antitrust le clausole previste da Booking ed Expedia che vincolano le strutture ricettive a non offrire i propri servizi alberghieri a prezzi e condizioni migliori tramite altre agenzie di prenotazione online, e in generale, tramite qualsiasi altro canale di prenotazione (siti web degli alberghi compresi)".

L'Antitrust è convinta che queste clausole potrebbero limitare significativamente la concorrenza sia sulle commissioni richieste alle strutture ricettive che sui prezzi dei servizi alberghieri, in danno, in ultima analisi, dei consumatori finali.

Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 luglio 2015.