Canon EOS 80D strizza l'occhio ai videomaker

Ieri Canon ha presentato ufficialmente la nuova EOS 80D, erede della già ottima 70D. Questo modello presenta molte migliorie rispetto al precedente e le impressioni sono estremamente positive.

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a cura di Mauro Piatti

Canon ha scelto una location "urban wild" per presentare ufficialmente ai giornalisti di settore la sua nuova reflex di riferimento di fascia media, la EOS 80D. Si tratta di un modello con sensore CMOS APS-C da 24,2 Mpixel, sempre basato sulla tecnologia Dual Pixel, ma totalmente rivisto rispetto a quello già valido utilizzato sulla EOS 70D (che, lo ricordiamo, era da 20,2 Mpixel). Il costruttore ha lavorato molto per ottenere un miglioramento delle prestazioni agli alti ISO.

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Location dell'evento di presentazione

Anche il modulo dell'autofocus è stato completamente rinnovato, con ben 45 punti tutti a croce contro i 19 della EOS 70D e sensibilità di f/5.6 (27 punti hanno sensibilità f/8). Grazie al nuovo autofocus e al sensore Dual Pixel, sono state migliorate anche le capacità di tracciamento del soggetto nel modo AI Servo, che offre una maggior possibilità di personalizzazione e algoritmi più sofisticati nella ricerca del fuoco che la rendono simile alla EOS 7D Mark II. Il processore d'immagine è il ben noto Canon DIGIC 6.

La velocità di scatto non è affatto da sottovalutare per una reflex, ben 7 fps con buffer da 25 scatti RAW e 170 scatti in JPEG in burst.

La sezione video prevede la registrazione con qualità massima FHD a 60p. Presente ovviamente l'ingresso per il microfono esterno e l'uscita cuffie per il monitoraggio dell'audio. La tecnologia Dual Pixel garantisce una messa a fuoco nel video con transizioni omogenee.

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La macchina verrà commercializzata, oltre che con il solo corpo, in kit con il nuovo EF-S 18-135mm F3.5-5.6 IS USM, zoom all in one basato sul "Nano motore USM" in grado di offrire i benefici dell'USM e dell'STM. Rispetto a quest'ultimo, la velocità di MAF è da 2,5 a 4,3 volte maggiore, mentre dal punto di vista ottico l'obiettivo è identico al 18-135 STM. Più efficace lo stabilizzatore dell'immagine, con un guadagno di circa 1 f stop.

In più, e qui sta la vera novità, è disponibile il nuovo Power Zoom Adapter PZ-E1 da agganciare sotto l'ottica che consente di effettuare la zoomata motorizzata con una leva a bilanciere per avere quella fluidità che nel video diventa difficile da ottenere ruotando semplicemente l'anello dello zoom a mano.

La EOS 80D prevede ovviamente la connessione Wi-Fi e NFC e tramite controllo remoto è possibile comandare anche il Power Zoom Adapter, aspetto molto utile, ad esempio, nella fotografia naturalistica.

Da un primo contatto con questa reflex emergono impressioni estremamente positive.  

Corpo ben bilanciato, ottimo grip grazie anche alla nuova sagomatura per il pollice, peso dell'insieme corpo + zoom 18-135 ragionevolmente contenuto.

Autofocus silenzioso e veloce, disposizione dei comandi ergonomica, versatilità notevolissima. Alla macchina non manca praticamente nulla, se non la possibilità di riprendere video in 4K, aspetto che probabilmente a Canon non interessa molto in questo momento e in questo segmento di mercato.

Molto bello il mirino ottico con alcuni dati sovraimpressi, mentre il monitor da 3" di tipo touch orientabile ha una risoluzione di 1.040.000 pixel.

In definitiva, dalle premesse ci sembra una macchina davvero notevole (come del resto lo era già la EOS 70D) per il fotoamatore evoluto, con un occhio particolare ai video maker; una reflex di cui si può, sin da ora, prevedere un notevole successo commerciale nella fascia di prezzo fra i 1300 e i 1500 euro incluso l'obiettivo.