Canone Telecom più basso per gli operatori ADSL

AGCOM ha deciso di far partire in anticipo la consultazione sulle nuove tariffe all'ingrosso per l'accesso alla rete Telecom Italia. Mossa a dir poco inaspettata considerato che nelle prossime settimane verranno decisi i nuovi commissari dell'Authority.

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a cura di Dario D'Elia

Il canone di affitto che pagano gli operatori alternativi per accedere alla rete di Telecom Italia, praticamente il WLR (wholesale line rental),  subirà una riduzione prima del previsto. L'ultima delibera del Consiglio AGCOM uscente ha stabilito infatti che la definizione della nuova metodologia orientata al costo partirà da giugno, invece che dal primo gennaio 2013. Ovviamente adesso sarà il momento della consultazione pubblica, ma indicativamente si parla di una transizione dagli attuali 12,88 euro a 11,90 euro al mese per singola utenza.

Il motivo di questa accelerazione è di difficile comprensione, anche se qualcuno sostiene che si tratti semplicemente di una mossa per favorire il lavoro dei futuri commissari. In pratica potrebbero approfittare della consultazione pubblica per decidere più agevolmente le nuove tariffe. In ogni caso sarà interessante scoprire per quale motivo AGCOM abbia deciso di affidarsi alla metodologia orientata al costo (gradita agli OLO e alla UE), quando proprio l'anno scorso ha difeso a spron battuto l'approccio bottom-up che si basa sulla valutazione dei costi incrementali di lungo periodo (BU-LRIC) - ovvero quelli sostenuti da un operatore efficiente che gestisce una rete in rame di nuova costruzione in un mercato competitivo. 

Consultazione pubblica (zen)

Meno di 1 euro a utenza non sembra una grande cifra ma, considerati i milioni di clienti wholesale degli operatori alternativi, Telecom Italia ha di che preoccuparsi. Il tutto senza contare l'esito della querelle sulla manutenzione dell'ultimo miglio, che potrebbe ulteriormente ridurre le entrate. In ogni caso non è neanche scontato questo duro impatto poiché l'accesso WLR è per lo più diffuso nelle aree a bassa redditività.

Intanto sono tutti in attesa del voto della Camera (fissato per il 23 maggio) per le nomine di due dei quattro commissari dell'Authority. Gli altri saranno decisi dal Senato con maggioranza qualificata. Per la presidenza si parla sopratutto di Angelo Marcello Cardani, professore associato di Economia politica alla Bocconi e collaboratore di Monti.

"L'azione della cabina regia sull'agenda digitale prosegue con l'impegno diretto dei ministri e delle amministrazioni, e a breve ci sarà il piano d'azione", ha dichiarato qualche giorno fa il Presidente del Consiglio. "Molte azioni si ipotizzano senza particolari sforzi aggiuntivi, o perché si tratta di percorrere solo l'ultimo miglio o perché l'innovazione consente di fare molte cose con minori risorse".

Ironia della sorte è sempre stato quell'ultimo miglio (accidentato) il problema delle connessioni broadband italiane.