Carta d'Identità Elettronica 3.0, Roma fa la stupida

Per il rilascio della nuova Carta di Identità Elettronica tutti i comuni adottano la piattaforma del Ministero dell'Interno, per gestire gli appuntamenti. Roma no. Ha scelto un'applicazione privata. Perché? Mistero.

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a cura di Pino Bruno

Roma fa la stupida con la Carta d'Identità Elettronica (CIE). In tutti gli altri comuni che la rilasciano, per prenotare l'appuntamento si va sulla piattaforma pubblica predisposta dal Ministero dell'Interno. Ci si registra in un attimo, si sceglie ufficio, giorno e ora ed è fatta. Il sito è facile da usare e le informazioni sono esaustive. Già, ma ai cittadini romani la scelta è preclusa: sulla piattaforma constatano che nessuna delle delegazioni cittadine è disponibile. Molti pensano che il Comune di Roma non sia ancora pronto al rilascio e rinunciano.

Carta di identità elettronica 3.0

E invece no. Roma ha deciso di usare un'altra piattaforma, privata: l'applicazione TuPassi, disponibile anche da browser. Per scoprirlo si deve andare sulla home page del sito istituzionale del Comune di Roma e cliccare sull'icona Carta d'Identità Elettronica. C'è scritto che "per ottenere la carta di identità è necessario prendere un appuntamento presso i Municipi con il sistema unico di prenotazione anagrafica: da Personal Computer(www.tupassi.it); direttamente al municipio con i totem eliminacode".

La circolare del Ministero dell'Interno dice invece che "per venire incontro alle esigenze del cittadino e per agevolare il Comune nelle operazioni di acquisizione dei dati è previsto un Portale istituzionale delle CIE, all'indirizzo Internet www.cartaidentita.interno.gov.it, all'interno del quale il cittadino troverà tutte le informazioni utili per la presentazione della domanda di rilascio della CIE e, avvalendosi del citato Portale, ha la possibilità di prenotare l'appuntamento con gli uffici comunali ed indicare l'indirizzo di consegna della CIE".  

anagrafe roma

La pagina informativa del Comune di Roma, tra l'altro, non contiene alcune informazioni fondamentali. Non si dice ad esempio che si deve andare all'appuntamento con una fotografia larga 35 mm e alta almeno 45 mm (stampata o su pennetta USB); che i maggiorenni possono esprimere o meno il consenso alla donazione degli organi in caso di morte; eccetera.

roma CIE

Nessuna disponibilità

Non è di poco conto un altro particolare: quando ci si registra sulla piattaforma istituzionale del Ministero dell'Interno, si deve compilare un modulo online con tutte le informazioni anagrafiche, che l'impiegato dell'anagrafe ritrova sul suo desktop richiamando il numero della pratica. Così le operazioni burocratiche sono più rapide e a prova di errore. La procedura adottata dal Comune di Roma invece non lo prevede. Tra l'altro sarebbe davvero impensabile consegnare i dati sensibili dei cittadini ai gestori di un'applicazione privata.

Infine il pagamento. Si legge sul sito del Comune di Roma che "Il pagamento si effettua presso la cassa del Municipio, acquistando una marca per diritto fisso di 16,79 euro e il classico modulo di richiesta della Carta d'Identità che contiene prestampate le marche per 5,42 euro di diritti di segreteria". Ma come, un modulo da compilare a mano! E come si paga? In contanti o con il bancomat? Nessuna precisazione in merito. Per fare un esempio, a Bari - dove si prenota l'appuntamento solo ed esclusivamente sulla piattaforma istituzionale - tutte le delegazioni comunali sono state dotate di POS.

Perché il Comune di Roma ha deciso di fare di testa sua e non seguire le indicazioni del Ministero? Non lo sappiamo, né riusciamo a comprendere la logica di tale scelta. L'uso del software ministeriale è gratuito mentre, immaginiamo, la piattaforma privata si paga. Opinabile e poco trasparente. E comunque, dal canto suo, il Ministero dell'Interno dovrebbe avvertire i cittadini romani che vanno sul portale della Carta d'Identità Elettronica: a Roma la CIE la fanno ma il comune non utilizza la nostra procedura.

La risposta prevedibile è che il Comune di Roma abbia adottato la procedura privata per stroncare la cattiva abitudine delle prenotazioni multiple che intasano il sistema. Così, almeno, c'è scritto sul sito del Comune di Roma. Non è convincente, perché sin dal suo avvio la piattaforma del Ministero dell'Interno esclude la possibilità di fare prenotazioni multiple.    

roma CIE 3

Prenotazione con app privata TuPassi

A proposito di CIE, entro agosto del 2018, come abbiamo scritto più volte, tutti i comuni italiani dovranno attrezzarsi per l'emissione della nuova Carta d'Identità Elettronica, che manderà definitivamente in pensione il vecchio documento in cartoncino. Finora ne sono state emesse 552.860 ed è difficile pensare che gli ottomila comuni possano mettersi in regola entro la data prefissata.

Nella circolare del Ministero dell'Interno del 31 marzo scorso c'è l'elenco dei comuni - regione per regione - con le date previste di installazione delle postazioni di lavoro e di avvio dei corsi di formazione per il personale. In questo modo ogni cittadino potrà "tracciare" il comportamento degli amministratori pubblici e il rispetto dei tempi.