AWS Italia annuncia nuovi investimenti per il cloud e l'IA generativa

Julian Groues, Managing Director di AWS Italia, ha annunciato nuovi investimenti per supportare l'adozione del cloud e dell'IA generativa in Italia.

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a cura di Marina Londei

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In occasione dell'AWS Summit tenutosi a Milano lo scorso 22 giugno, Julien Groues, Managing Director di AWS Italia, ha condiviso alcuni dati relativi all'operato dell'azienda e lo stato degli investimenti nel Paese.

AWS ha in programma di continuare a investire sulle proprie location e uffici dislocati in Italia, puntando in particolare sulla Regione AWS di Milano, aperta nel 2020: con un investimento iniziale di 2 miliardi di euro, l'azienda intende rafforzare il data center per un impatto di 3.7 miliardi di euro sul PIL del Paese nel prossimo decennio.

L'azienda investirà anche sulla formazione del personale, con la promessa di formare 29 milioni di persone a livello globale nelle competenze cloud. Ad oggi, dal 2017, sono più di 100.000 i talenti formati da AWS, e il numero sembra destinato a crescere.

Il cloud, ha spiegato Groues, è una delle tecnologie centrali degli ultimi anni e quella su cui le imprese stanno investendo maggiormente in tutto il mondo. In Italia solo il 39% delle società ha adottato il cloud, lasciando così un enorme spazio di crescita per l'adozione delle tecnologie. Secondo AWS, già solo il passaggio al cloud del 10% dei sistemi IT delle PA potrebbe far risparmiare ai contribuenti fino a 87 milioni di euro l'anno.

Stando ai dati riportati dall'azienda, il cloud AWS permette di risparmiare in media il 30% dei costi attuali dell'IT, aumentando di conseguenza il fatturato e la competitività sul mercato.

Oltre al cloud, AWS sta puntando sulle applicazioni di IA generativa per risolvere i più comuni problemi aziendali e sfruttare le capacità dell'apprendimento automatico. Nei prossimi anni, afferma Groues, gran parte delle esperienze clienti e delle applicazioni saranno gestite dall'intelligenza artificiale.

Non manca poi la visione di sostenibilità e la volontà da parte dell'azienda di alimentare la propria infrastruttura con il 100% di energia rinnovabile entro il 2025, riducendo le emissioni di carbonio fino al 96%.