CBDC, quattro banche centrali stanno lavorando a una moneta digitale congiunta

La Banca dei regolamenti internazionali (BIS) sta collaborando con le banche centrali di Australia, Malesia, Singapore e Sud Africa per testare le valute digitali delle banche centrali (CBDC) per i pagamenti e le rimesse transfrontaliere.

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a cura di Alessandro Crea

Una moneta digitale congiunta di tipo CBDC per facilitare i pagamenti transfrontalieri: è questo l'ambizioso progetto a cui sta lavorando la La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) insieme alle banche centrali di Australia, Malesia, Singapore e Sud Africa. All'interno del progetto soprannominato Project Dunbar, gli enti coinvolti mirano a sviluppare piattaforme prototipo che facilitino i pagamenti internazionali e le rimesse con CBDC emesse dalle banche centrali partecipanti.

Il team ha lasciato intendere che il prototipo da sviluppare tramite Project Dunbar sarà basato su varie blockchain, modelli di governance e progetti operativi che renderanno più facile per le banche centrali condividere le infrastrutture CBDC. Tuttavia, non è ancora chiaro se questi registri distribuiti saranno reti pubbliche o quelli creati internamente dalle banche partecipanti.

Nonostante gli svantaggi normativi che limitano ancora l'adozione mainstream di bitcoin e altre valute digitali, i criptoasset basati su blockchain hanno reso i pagamenti transfrontalieri più economici e molto più veloci, rispetto ai pagamenti internazionali, facilitati dalle istituzioni finanziarie tradizionali. Nonostante i loro limiti, le criptovalute basate su blockchain stanno gradualmente guadagnando popolarità a livello globale, grazie alla loro natura senza confini e alla capacità di eliminare tutte le forme di intermediari durante le transazioni.

Ora la BRI mira a sviluppare un sistema di pagamento che condivida i punti di forza delle criptovalute senza le loro debolezze. "Queste piattaforme multi-CBDC consentiranno alle istituzioni finanziarie di effettuare transazioni direttamente tra loro nelle valute digitali emesse dalle banche centrali partecipanti, eliminando la necessità di intermediari, riducendo al contempo i tempi e i costi delle transazioni", ha dichiarato la BRI.