Cellulari meno sicuri, bucata la protezione

Un ricercatore tedesco ha scoperto e svelato come aggirare il codice di sicurezza che protegge le chiamate con il cellulare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un ricercatore tedesco ha fatto sapere di aver violato il codice di sicurezza che protegge le telefonate via rete GSM. Il ventunenne Karsten Nohl ci è riuscito aggirando l'algoritmo A5/1, in uso dal 1988, che ad oggi è lo scudo per l'80% delle chiamate in tutto il mondo.

GSM, il logo.

"Questo dimostra che la sicurezza GSM è inadeguata" ha detto Nohl al Chaos Communication Congress, che si conclude domani a Berlino, "stiamo cercando di spingere gli operatori ad adottare protocolli di sicurezza migliori".

Per l'associazione GSM le azioni di Nohl sono illegali e poco credibili. "Questo è teoricamente possibile, ma non praticamente", dice la portavoce Claire Cranton, contro le opinioni di alcuni ricercatori, che vedono nell'exploit uno stimolo a migliorare le misure di sicurezza in uso.

Karsten Nohl.

L'exploit è stato realizzato piuttosto velocemente, visto che solo lo scorso agosto Nohl aveva dato vita al progetto, in occasione di una conferenza in Olanda, ottenendo la collaborazione di 24 persone.

Il risultato permette di svelare il codice con il quale telefono e ripetitore cambiano frequenza di continuo, usando apparecchiature specifiche e le informazioni pubblicate dal gruppo di Nohl, una tabella di circa 2 TB.

L'algoritmo A5/3, più sicuro del suo predecessore, è già in circolazione, è compatibile con molti telefoni, ma la sua adozione di massa sembra ancora lontana.