Cestini per i rifiuti che avvertono quando sono da svuotare

Smart city. A Milano per sei mesi sono stati sperimentati cestini per i rifiuti con sensori in grado di segnalare quando è il momento di essere svuotati. Si risparmiano tempo e denaro e le città sono più pulite.

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a cura di Pino Bruno

In apparenza è un cestino stradale per rifiuti come gli altri, ma al suo interno pulsano sensori che lo rendono interattivo, in grado di comunicare agli operatori ecologici quando è il momento di svuotarlo. Così è tutto più razionale, si risparmiano tempo e denaro e la città è più pulita (o meno sporca). SMART BIN, così si chiama il cestino "intelligente" (o meno stupido), non è uno dei tanti progetti di smart city da libro dei sogni. A Milano è già realtà.

Alcuni SMART BIN hanno funzionato silenziosamente per sei mesi nella zona Città Studi. Una sperimentazione voluta dall'Azienda Milanese Servizi Ambientali (AMSA gruppo a2a) e da Cefriel, spin-off del Politecnico di Milano. "Il sistema è molto affidabile, così stiamo studiando con Amsa l'estensione in città di questa tecnologia – dice a Repubblica Milano il direttore del settore Information technology di A2a, Marco Moretti - Stiamo concordando anche con il Comune il piano migliore per proseguire e arrivare in futuro a completare la città. I benefici, a conti fatti, superano i costi: contiamo anche di esportare il brevetto all'estero".

Come funziona SMART BIN? Lo mostra questo video.

Il cestino è composto da cinque parti. Dentro c'è un sensore che monitora continuamente il livello dei rifiuti e il sistema wireless permette di trasmettere le informazioni alla centrale operativa. L'intervento degli operatori ecologici così diventa mirato. SMART BIN fa sapere quando è del tutto vuoto, o colmo a metà/due terzi, oppure se ci sono rifiuti voluminosi che lo ostruiscono anche se è vuoto. Più o meno la stessa tecnologia adottata da molti anni a Barcellona per i cassonetti dei rifiuti.

I vantaggi sono molteplici, a cominciare dall'ottimizzazione dei turni del personale dell'Amsa. L'idea del Comune è di allargare la sperimentazione, in modo da coinvolgere circa 40mila abitanti oppure concentrarsi su due o tre grandi arterie commerciali. A Milano ci sono circa 36mila cestini di varie dimensioni, di cui 23mila per le strade e 13mila nelle aree verdi.