A pochi giorni dal lancio delle nuove linee Apple iPod qualcuno inizia già ad interrogarsi sulle prospettive di mercato. Già, perché per quanto l'hype mediatico intorno al più famoso portable player del mondo non si sia ancora spento gli analisti hanno già iniziato a intravedere qualche crepa nel business. Secondo i dati ufficiali, a distanza di cinque anni dal primo lancio, le vendite sono cresciute esponenzialmente fino allo scorso Natale. Sotto l'albero sono stati scartati infatti 14 milioni di pacchetti Apple. Dopo di che, c'è stato il "baratro": 8,5 milioni nel primo quarto 2006 e poi 8,1 milioni in quello seguente. All'apparenza sembrano dati compatibili con le stagioni di acquisto, ma secondo Wall Street potrebbe essere considerato un segnale dell'imminente esplosione della bolla.
"Per la prima volta le vendite degli iPod hanno subito due cali consecutivi, dopo 17 quarti di crescita. Se fossi uno dei manager chiederei spiegazioni ai miei collaboratori. Si sta appassendo lentamente", ha dichiarato Tomi Ahonen, esperto ICT. "Nel 2005 tutti i più importanti produttori di cellulari hanno presentato nuovi modelli capaci di riprodurre MP3; Apple nel segmento ha già perso, dato che le vendite di terminali musicali superano di sei volte quelle dei player specifici".
Secondo Ahonen, autore anche del libro "Communities Dominate Brands", a lungo termine gli iPod diventeranno un prodotto per consumatori di nicchia. "Rappresenterà sempre il top di gamma per musicisti e DJ, un po' come avviene per i fotografi che si affidano a Nikon, ma l'utente medio compra un cellulare ogni 18 mesi, e il 25% dei terminali venduti quest'anno disponevano di player MP3 integrato. Insomma, se i camera phone hanno messo nell'angolo le camere digitali, aspettiamo lo stesso in ambito musicale".
E non basterà, a quanto pare, la commercializzazione di film su iTunes per invertire la situazione. La competizione nel segmento della distribuzione contenuti è troppo accesa. Amazon, Wal-Mart, Spiral Frog, MySpace stanno già scaldando i motori.
Oltre a questa spirale negativa si aggiunge la netta perdita d'immagine registrata negli Stati Uniti. Da apparente status symbol l'iPod si è trasformato in un prodotto mass market. Come fa ad essere ancora cool un oggetto che utilizzano i papà, le mamme e le nonne? Tutto questo successo ha reso più opaco il suo fascino. É vero che ne sono stati venduti circa 60 milioni in tutto il mondo, ma la parabola ormai non può che essere discendente. Fashion un oggetto da supermercato?