L'importanza dell'obiettivo giusto

Le ore notturne offrono al fotografo la possibilità di esprimere la sua creatività sperimentando nuove tecniche per "dipingere" con la (poca) luce disponibile. Non è difficile ottenere immagini di grande impatto in queste condizioni, impossibili scattando di giorno. Basta solo seguire qualche consiglio e disporre degli strumenti adatti. In queste pagine vi spieghiamo come fare.

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a cura di Tom's Hardware

L'importanza dell'obiettivo giusto

L'obiettivo ha un'importanza quantomeno pari a quella del sensore in questo tipo di fotografie. Sarebbe troppo banale suggerirvi di acquistare quello più luminoso che le vostre finanze vi consentono. In realtà, la scelta dell'obiettivo dipende in primo luogo dal soggetto che si vuole riprendere. Il caso più comune è quello dei paesaggi, in particolare quelli urbani. Premesso che si possono fotografare sia con il grandangolo che con il teleobiettivo, statisticamente potrebbe servirvi maggiormente un obiettivo nel range da 24 a 85 mm, con una preferenza per i grandangolari. Sebbene siano disponibili ottimi obiettivi zoom, la qualità più sacrificata è proprio la luminosità. Limiti tecnologici rendono difficile e molto costoso progettare uno zoom ad ampia escursione luminoso, quindi può essere il caso di orientarsi già a priori verso obiettivi a focale fissa, che sono oltretutto più economici, leggeri, luminosi degli zoom e offrono una migliore qualità ottica. Un 35 mm f/2 potrebbe essere un'ottima base di partenza, o anche un 28 mm f/2 o f/2.8, meglio se stabilizzati, in modo da poter scattare a mano libera con tempi di otturazione relativamente lenti.

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Questo obiettivo da 17,5 mm a focale fissa della Voigtlander, per la verità poco diffuso malgrado il marchio d'indubbio prestigio, è sicuramente uno dei più luminosi attualmente in commercio, con un'apertura massima di f/0.95, quindi superiore a quella dell'occhio umano. Il nome Nokton dice tutto! Per sensori Micro 4/3, equivale a un 35 mm nel formato FF e ha la messa a fuoco manuale. Un'ottica da intenditori ad un prezzo di poco inferiore ai 1.300 Euro.

Ottimi sono anche gli obiettivi standard luminosi da 50 mm o addirittura i medio-tele da ritratto, che hanno ancora un peso ragionevole per scattare senza rischio di mosso a 1/100 s.

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Il Tamron SP 45 mm F/1.8 Di VC USD è un obiettivo standard di terze parti ad ampia apertura ideale per la fotografia notturna, grazie anche allo stabilizzatore ottico integrato che lo differenzia da qualsiasi altro concorrente di lunghezza focale simile. L'ottima nitidezza ai bordi a TA lo rende un compagno ideale per scatti di qualità in condizioni di scarsa illuminazione.

Possono ovviamente essere utilizzati teleobiettivi più spinti, con qualche precauzione in più per evitare, anche con il cavalletto, la possibilità di micro-mosso. Consigliabile l'autoscatto o il telecomando a distanza, mentre nelle reflex si può pensare di bloccare lo specchio in alto per evitare il rischio di micro-vibrazioni dovute al movimento dello stesso.

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Foto scattata con Canon EOS 6D e zoom EF 70-300mm f/4-5.6 IS USM della stessa marca a f/6.3 e 2,5 sec. d'esposizione. La sensibilità di ISO 400 è stata scelta per ridurre al minimo il rumore. Come supporto si è utilizzato il davanzale di un balcone.

Ovviamente ci sono le solite eccezioni. Uno zoom come il Sigma 24-35mm F2 DG HSM | A per formato FF offre un range focale ristretto ma ideale per la fotografia paesaggistica, con una qualità confrontabile a quella di ottiche fisse di lunghezza focale corrispondente ed un'apertura massima di f/2: un ottimo alleato per le fotografie notturne! Chi ha una reflex formato APS-C potrà seriamente prendere in considerazione la sua controparte, il 18-35 mm F1.8 DC HSM | A, dall'escursione focale ancora maggiore e leggermente più luminoso.

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Il Sigma 24-35 mm F2 DG HSM | A, qui montato su una Canon EOS 5D Mark III, è un ottimo zoom per fotografia notturna grazie alla sua apertura massima di f/2 e all'escursione focale che ben si presta alla fotografia paesaggistica.

E' molto importante che il comportamento dell'obiettivo sia irreprensibile ai diaframmi più aperti, altrimenti è vanificata l'utilità di avere una grande apertura massima disponibile, perlomeno con alcuni soggetti. Lavorare con un obiettivo veloce a tutta apertura permette di usare tempi di scatto abbastanza rapidi anche quando la luce scarseggia, tempi che consentono un utilizzo a mano libera della fotocamera. Dobbiamo però tener conto del fatto che a tali diaframmi la profondità di campo è molto ridotta, in particolare su macchine FF, e quindi la messa a fuoco risulta più critica e non consente margini di errore.

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Scatto al crepuscolo senza flash su animale in movimento. Canon EOS 6D con 50 mm a focale fissa di ottima qualità, aperto tutto (f/1.4) per ottenere un tempo d'otturazione di 1/125 s. a ISO 4000. La MAF, presa sugli occhi del gatto, per via della poca luce ha creato qualche difficoltà in più all'autofocus. Ho dovuto così effettuare quattro scatti consecutivi per poter essere certo del risultato.

Anche qui, vale il principio che obiettivi di alte prestazioni e luminosità sono in genere molto costosi.

Per fotografie notturne di una certa qualità, non è però sufficiente che l'obiettivo sia molto luminoso e nitido, sia al centro sia al bordo, ai diaframmi più aperti. E' molto importante che sia anche corretto contro il coma e immune da troppo vistosi bagliori e riflessi.

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Questa foto è stata scattata a Norimberga con una reflex APS-C economica dotata di zoom standard 18-55 mm f/3.5 – 5.6 fornito in kit. Si notino i riflessi generati dall'obiettivo.

Anche la resa delle aree fuori fuoco (bokeh) è d'importanza fondamentale se si vogliono ottenere risultati di un certo livello.

Non tutti possono però permettersi di acquistare fotocamere con sensori a basso rumore e obiettivi molto luminosi e con prestazioni ottiche particolarmente elevate; saranno quindi destinati a rinunciare alle fotografie notturne? La risposta è, fortunatamente, no.

Il primo trucco per risolvere i problemi dovuti al rumore nelle immagini scattate a ISO elevati è quello di prediligere le aree ricche di dettagli ed evitare gli sfondi uniformi o fuori fuoco. Quindi, con un occhio particolare alla composizione dell'immagine, si può fare in modo che il rumore si confonda con i dettagli del soggetto. L'esempio seguente mostra ciò che intendiamo:

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Foto sopra: immagine scattata di sera a ISO 3200 dividendo il soggetto in due parti orizzontali: il cielo (che sostanzialmente non contiene informazioni) e l'insieme di case. Poiché il primo ha uno sfondo uniforme, si nota chiaramente la presenza di rumore – vedi crop dell'immagine a destra - giacché parliamo di una fotocamera con sensore da 1", quindi medio/piccolo.

Foto sotto: abbassando invece il punto di ripresa, la porzione di cielo diventa insignificante e il rumore molto meno visibile (anche se comunque presente) poiché si confonde con i dettagli al disotto

La maggior parte delle macchine di un certo livello consente di scegliere l'intensità della riduzione del rumore agli alti ISO.

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La possibilità di variare l'entità della riduzione del rumore permette di privilegiare il contenimento dello stesso piuttosto che il dettaglio. Si tratta di elaborazioni messe in atto dal processore d'immagine.

Per quanto riguarda gli obiettivi poco luminosi, purtroppo si può fare ben poco: bisognerà mettersi il cuore in pace ed utilizzare un treppiede o comunque un supporto ben stabile per scattare con tempi lunghi senza incorrere nel rischio di mosso. Conoscendo i difetti del proprio obiettivo, si potrà decidere di lavorare all'apertura dove la sua resa è migliore.