Come usare il drone
Dopo aver scelto quale sia il drone più adatto e aver ricaricato le batterie è giunto il momento di decollare. Bisogna però prima capire quale sia la logica di pilotaggio e quali i controlli integrati nel radiocomando. Solitamente i radiocomandi mettono a disposizione due levette con le quali gestire rispettivamente i controlli destra, sinistra / avanti, indietro e la rotazione del drone o la velocità di ascensione. Nel caso in cui il drone non sia gestito attraverso un radiocomando ma con un'app le due levette appena descritte vengono rappresentate virtualmente sul display.
Prova il simulatore
Per semplificare le operazioni di apprendimento alcuni droni offrono anche un simulatore: il radiocomando viene collegato ad esempio allo smartphone e quest'ultimo simula un volo usando i comandi ricevuti. Nel caso in cui il drone venga gestito da un'app sarà quest'ultima a integrare la funzione di simulazione.
Sfruttando il simulatore è possibile fare esperienza di volo con il proprio drone e con i controlli necessari per gestirlo correttamente, il tutto evitando cadute e danneggiamenti che potrebbero accadere durante i primi voli.
Scattare foto e fare riprese video
I droni sono spesso usati per scattare foto o fare riprese video da punti e angolazioni particolari o difficilmente raggiungibili dall'utente con la propria attrezzatura fotografica. Inoltre, la facilità di traslare e di muoversi di un drone danno la possibilità di realizzare immagini davvero suggestive. Per questo genere di impiego, ovviamente, i modelli dotati di gimball e di videocamera stabilizzata possono offrire le migliori prestazioni.
Un drone con funzionalità base come il Parrot Bebop 2 offre immagini a 1920 x 1080 pixel e 30 FPS (frame per secondo). Soluzioni più evolute come il DJI Phantom 3 Standard può arrivare a filmati fino a 60 FPS e risoluzione di 1280 x 720 pixel. Il mercato, ovviamente, offre anche soluzioni professionali in grado di effettuare riprese in 4K.
Parrot Bebop Drone e Skycontroller, Giallo | ||
DJI Drone professionale Phantom 3 Standard W321 |
Autonomia delle batterie da 10 a 20 minuti
Una limitazione accomuna pressoché tutti i droni: la batteria. Questo componente, infatti, se è di dimensioni ridotte offre una limitata autonomia mentre se è di grandi dimensioni aumenta il peso e complica il pilotaggio. I piccoli droni giocattolo offrono solitamente autonomia di 5 o 10 minuti, mentre modelli più evoluti e performanti possono volare anche per 20 o 25 minuti.
Sono ovviamente da preferire I droni per i quali è prevista la rimozione della batteria: con questi modelli sarà ad esempio possibile togliere la batteria originale scarica e sostituirla con una carica. Online si trovano molte soluzioni a riguardo, come ad esempio kit completi di ricambi per specifici droni che comprendono anche batterie aggiuntive. In merito all'autonomia delle batterie, merita di essere segnalata una funzionalità disponibile sui modelli di fascia alta: alcuni di questi droni sono in grado di ritornare al punto di decollo o di atterrare in modo autonomo nel momento in cui la batteria è prossima all'esaurimento.