Commissione UE indaga Samsung sul caso iPhone

Samsung sotto indagine, seppur preliminare, da parte della Commissione Europea per l'uso di alcuni brevetti 3G essenziali nelle proprie cause contro Apple. Al centro c'è il tema della competitività nel mercato della telefonia mobile.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

L'antitrust europea ha deciso di indagare su Samsung e l'uso dei brevetti 3G in diversi processi nel Vecchio Continente (e non solo) contro Apple, in cui si richiede il blocco della vendita dei prodotti delle Mela, in particolare l'iPhone 4S.

L'offensiva di Samsung verterebbe però su proprietà intellettuali ritenute "essenziali" dello standard 3G, e quindi rientranti nei parametri FRAND (fair, reasonable and non-discriminatory). Questi brevetti devono essere disponibili a chiunque li voglia in licenza a un costo equo e ragionevole, stabilito a priori e uguale per tutti.

Per cui l'uso di queste proprietà intellettuali in una causa è quantomeno strano, tanto da aver fatto scattare l'indagine dell'Europa, che ovviamente ha il fine di preservare la libera concorrenza sul mercato. Infatti, se Samsung dovesse spuntarla, a rischiare non ci sarebbe solo Apple, ma tutta l'industria delle telefonia, in quanto si creerebbe un pericoloso precedente.

Secondo una sentenza olandese, Samsung dovrebbe accontentarsi del pagamento della licenza standard (FRAND). Apple si è dichiarata pronta a corrispondere il giusto, ma Samsung avrebbe chiesto di più. Al momento non ci sono dichiarazioni da parte della casa di Cupertino sull'indagine, mentre la rivale sudcoreana ha confermato di essere sotto la lente dell'autorità.

"Samsung si è sempre impegnata ad assicurare termini di licenza equi, ragionevoli e non discriminatori per i brevetti relativi agli standard wireless. Abbiamo ricevuto una richiesta di informazioni dalla Commissione e siamo pronti a cooperare pienamente. Si noti che questa è un'indagine preliminare e la Commissione Europea non ha ancora deciso se condurre un'indagine completa".

Apple, nonostante il comunicato della Commissione non sia chiarissimo su questo punto,  non sembra essere sotto indagine (così afferma l'esperto di proprietà intellettuali Florian Mueller) ma al più dovrebbe essere sentita come parte in causa. Si tratta di una nuova svolta che potrebbe avere un serio impatto sull'impianto accusatorio di Samsung che, se dovesse essere colta in fallo, potrebbe rischiare anche una multa salata.