Se avete già familiarità con le tecnologie dei display, potete saltare direttamente alla prossima sezione dell'articolo. Questo paragrafo, infatti, cercherà di fornire una panoramica sulle tecnologie di base utilizzate dai produttori di televisori per visualizzare diversi colori su monitor CRT, plasma e LCD.
L'approccio iniziale utilizzato dai produttori di schermi per rappresentare l'intero spettro dei colori si basa sulla loro scomposizione. Invece che progettare pixel complessi, in grado di visualizzare una moltitudine di colori, ogni pixel viene scomposto in tre sotto-pixel in grado di visualizzare un solo colore dei tre primari: rosso, verde e blu.
Quando l'utente si trova ad una certa distanza dallo schermo, non è più in grado di distinguerne i piccoli sotto-pixel, ma vedrà soltanto l'effetto finale risultato dalla combinazione dei tre colori. Questo trucco rende possibile la visualizzazione dell'intera gamma di colori semplicemente giocando sulla variazione delle combinazioni tra rosso, verde e blu. In questo modo è anche possibile visualizzare ogni tonalità di grigio, dal nero al bianco più luminoso, combinando i tre colori in ugual misura.
Considerare il rosso, il verde e il blu come colori primari potrebbe causare uno shock in tutti coloro che capiscono qualcosa di pittura, dato che per loro i colori primari sono il rosso, il giallo e il blu. Ciò di cui stiamo parlando in questo articolo sono i colori additivi, quindi in base a questo modello quelli primari sono rosso, verde e blu (RGB).
Ecco un esempio di implementazione del modello su un tubo a raggi catodici (CRT):
In ogni colore primario potrete notare i singoli sotto-pixel.
Tutte le moderne tecnologie - CRT, LCD, e plasma - si basano su questo principio. Nelle seguenti sezioni vedremo come ogni tecnologia affronta il problema.