Consumi in Italia disastrosi, bene solo smartphone e digitale

L'Osservatorio Nazionale Federconsumatori afferma che la spesa per le festività natalizie si è attestata a 4 miliardi di euro, contro i 4,4 miliardi stimati in precedenza. Ad andare bene è solo l'elettronica di consumo con una crescita dell'un percento, grazie a smartphone e digitale terrestre.

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a cura di Manolo De Agostini

I consumi durante le festività natalizie sono crollati. In Italia ad avere il segno più è solo l'elettronica di consumo, con una crescita dell'un percento rispetto all'anno passato. A dipingere questo desolante quadro della situazione è l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che parla di "previsioni negative sottostimate. Infatti, in pressoché tutti i settori, si è verificata una forte contrazione rispetto ai consumi natalizi dello scorso anno".

"La spesa totale si è attestata a 4 miliardi di euro, rispetto ai 4,4 che erano stati stimati. Pertanto, la spesa media a famiglia è stata di 166 euro". Quindi insieme al settore dell'abbigliamento e calzature, che ha fatto segnare il -18%, e quello dei mobili, arredamento ed elettrodomestici con il -24%, abbiamo solo la già citata elettronica di consumo e l'editoria a "tenere botta".

Il primo settore è stato trainato dal passaggio al digitale terrestre di alcune regioni e dalla vendita di smartphone mentre il secondo (libri e cd) è rimasto stabile grazie alle forti promozioni. A chiudere il pessimo quadro la profumeria e la cura della persona (-7%), i giocattoli (-3%), l'alimentazione (-1,5%) e il turismo (-8%).

"È chiaro, quindi, che da tutto ciò deriva l'urgente necessità di affiancare alle misure di riequilibrio dei conti (che solo per la manovra Monti costeranno alle famiglie 1129 euro),  interventi  determinati  per  avviare  una  nuova  fase  di sviluppo,  attraverso  il  rilancio  degli  investimenti  nei  settori  produttivi", hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

"Alla luce del pessimo andamento dei consumi di Natale appare chiaro che la mancata decisione di anticipare i saldi è stata gravissima. Come sostenevamo da tempo, anticipare le vendite promozionali (come avvenuto in molte città a livello internazionale) avrebbe sicuramente aiutato a registrare un andamento meno disastroso".

"Per di più, tale comportamento ha determinato una concorrenza sleale tra i commercianti che, correttamente, aspettavano l'apertura dei saldi e quelli che, sottobanco, hanno iniziato già da tempo le vendite promozionali".

"È indispensabile riparare immediatamente a questo errore, avviando da subito i saldi", hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

"Un'operazione quanto mai necessaria per avviare una ripresa del mercato, fornendo un importante aiuto ai cittadini ed ai commercianti in crisi. Purtroppo, viste le condizioni del potere di acquisto delle famiglie, le previsioni sull'andamento dei saldi non possono che essere nere, ma almeno consentiranno a molte famiglie di effettuare finalmente alcuni acquisti (anche relativi ai regali di Natale) rimandati in attesa dell'avvio degli sconti".