Qualche raccomandazione

Intervista esclusiva a Joanna Rutkowska, massima esperta di sicurezza informatica.

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a cura di Tom's Hardware

Qualche raccomandazione

TH: Se dovessi dare qualche raccomandazione, consiglieresti Mac, PC o Linux. O piuttosto ritieni che siano altrettanto (in)sicuri?

Joanna: Dipenderebbe dalle cose che si vogliono fare con il sistema. Se una persona davvero paranoica mi chiedesse aiuto su come impostare un sistema per attività critiche, potrei suggerire misure estreme come uno Xen personalizzato, che userebbe cose come la VT-d per la disagreggazione Dom0, TPM e TXT per l'avvio sicuro, e isolamento di alto livello tramite partizioni personalizzate DomU. Ogni DomU, poi, avrebbe una versione rinforzata di Linux.

Per usi generici e comuni mortali, tuttavia, raccomanderei tanto Windows quanto Mac. Linux, purtroppo, è ancora indietro quanto a supporto periferiche. Non potete sincronizzare l'iPhone con Linux, per esempio, ed è difficile anche impostare la connessione 3G, con un portatile Linux.

Chi non ha molto a cuore l'estetica probabilmente sceglierà un sistema Windows, mentre altri non possono fare a meno delle linee eleganti di un Mac. A conti fatti, è solo una questione di estetica e d'interfaccia, secondo me.

Non importa se si sceglie un PC o un Mac, l'unica risposta seria, oggi, al problema della sicurezza è la virtualizzazione, per ottenere l'isolamento necessario tra le varie applicazioni, o almeno tra i browser, come dicevo prima. Un antivirus, almeno uno di quelli odierni, sarebbe uno spreco di denaro e di risorse, per come la vedo io. È successo persino che l'antivirus stesso avesse dei bug, che introducevano delle vulnerabilità ai sistemi che dovevano proteggere! Io non uso nessun antivirus, nemmeno sulle macchine virtuali, e non vedo come uno di questi programmi possa offrire un qualche miglioramento alla sicurezza, con le impostazioni che ho creato per rafforzare la virtualizzazione.

TH: Ultima domanda. Uno studio recente mette in evidenza come nel settore dei computer le donne siano ancora poco rappresentate. C'è un qualche consiglio che vorresti dare alle donne che interessate alla tecnologia?

Joanna: Vorrei avere la risposta. Molti studi suggeriscono che le ragazze e le donne vanno peggio, quando si tratta di scienza e tecnologia, soprattutto perché tutti si aspettano che sia così. In ultima analisi, si tratta di una manifestazione della società patriarcale. Fortunatamente in molte parti del mondo questo sistema, fatto di uomini forti e intelligenti e donne belle e sensibili, sta diventando obsoleto, quindi c'è speranza per il futuro.

TH: Speriamo che qualcuno dei nostri lettori trovi ispirazione nelle tue parole. Grazie per il tempo che ci ha dedicato, Joanna.

Joanna: È stato un piacere, e congratulazione a tutti i lettori che sono riusciti ad arrivare in fondo.