Da Londra a New York in 22 minuti con il razzo SpaceX BFR

Alla conferenza internazionale IAC 2017 Elon Musk non si è limitato a presentare i piani di SpaceX per l'esplorazione spaziale, ha promesso anche razzi terrestri per arrivare in qualsiasi punto della Terra in meno di un'ora.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Altro che 24 ore per andare da Roma a Sydney, in futuro potremo impiegare al massimo un'ora. Non con un nuovo futuristico Concorde, ma con un razzo. Avete capito bene, è la nuova idea di Elon Musk che nel suo intervento allo IAC 2017 (International Astronautical Congress) che si è tenuto ad Adelaide, in Australia, ha parlato a braccio della colonizzazione marziana, ma ha messo sul piatto anche un'altra delle sue incredibili promesse:

una soluzione per percorrere "viaggi a lunga distanza" in soli 30 minuti e andare "in qualsiasi punto della Terra in meno di un'ora", a un prezzo che sarà grossomodo quello di un attuale biglietto aereo in classe economica.

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Il come è presto detto: con il prossimo razzo di SpaceX che ha chiamato BFR, acronimo di Big Fucking Rocket - avete letto bene, ma del resto cosa c'era da aspettarsi da uno che battezza la piattaforma di atterraggio di un razzo "Of Course I Still Love You"?

Come sempre l'idea è geniale nella sua semplicità: al largo di una grande metropoli come per esempio New York verranno allestiti appositi pontili galleggianti da cui i passeggeri si imbarcheranno sulle navicelle spaziali agganciate ai razzi BFR. 39 minuti e 11mila chilometri dopo atterreranno a Shanghai su una piattaforma simile. Fra gli altri esempi che Musk ha portato ci sono Hong Kong - Singapore in 22 minuti, Londra - Dubai o New York in 29 minuti, e Los Angeles - Toronto in 24 minuti. Con una velocità massima di crociera di 28.968 chilometri orari (18.000 miglia orarie) questo sarebbe il sistema di trasporto più veloce mai creato dall'uomo.

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Il razzo è lo stesso che Musk intende usare per spedire gli esseri umani su Marte entro il 2024, un nuovo prodotto destinato a rendere obsoleti tutti i razzi Falcon attuali e futuri (i Falcon Heavy) capace di trasportare navicelle con 80-200 posti a sedere. L'imprenditore sudafricano ha sorvolato sull'esperienza di volo dei passeggeri e su altri dettagli, soffermandosi invece sulle tappe che saranno necessarie per lo sviluppo del razzo e di conseguenza per i voli umani verso la Luna e Marte.  

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Caratteristiche del razzo BFR saranno l'altezza di 106 metri e il diametro di 9 metri, che lo rendono più piccolo del Raptor Interplanetary Transport Engine presentato lo scorso anno, oltre che più flessibile in modo da poterlo impiegare per più attività, e più economico. La capacità di carico del BFR dovrebbe essere pari a 150 tonnellate, che è di gran lunga superiore alle 30 tonnellate del Falcon Heavy. BFR inoltre sarà completamente riutilizzabile, non solo il primo stadio come avviene oggi con i Falcon 9.

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Falcon 9 con i sostegni laterali aperti

Musk ha aggiunto poi che il nuovo razzo sarà costruito per essere affidabile come un aereo, sarà in grado di atterrare anche con un motore fuori uso (a differenza del Falcon 9), e avrà una precisione tale da non avere nemmeno bisogno dei sostegni di atterraggio - le "zampe" che adesso si vedono aprirsi in tutte le inquadrature delle missioni SpaceX.

Se volete vedere l'intervento completo di Musk (di circa un'ora) eccolo:

Viaggi nel Sistema Solare

Oltre che delle questioni più squisitamente terrestri Musk ha ovviamente parlato dell'esplorazione planetaria. In particolare della creazione di una base lunare "Moon Base Alpha" e della "Mars City" sul Pianeta Rosso. Il numero uno di SpaceX aveva anticipato gli argomenti postando su Instagram ricostruzioni artistiche di entrambe, in cui si vedono gli Interplanetary Transport Vehicles (ITV).

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Mars City

Per quanto riguarda le tempistiche, si è parlato del 2022 per le prime due missioni senza equipaggio del BFR su Marte, a cui seguiranno nel 2024 altre 4 missioni, di cui 2 con equipaggio. A scanso di equivoci è bene sottolineare che la costruzione del BFR non è ancora iniziata: Musk auspica di farla partire nei prossimi 6-9 mesi. Tutti i progetti di cui abbiamo parlato sono quindi ancora sulla carta e passibili di modifiche.

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Moon Base Alpha

Sempre nella giornata di ieri ha presentato le sue idee un'altra importante azienda del settore, Lockheed Martin, concentrata sulla base marziana Mars Base Camp che nei progetti è destinata a orbitare attorno al Pianeta Rosso. L'idea non è nuova, ne avevamo già parlato nel 2016, e tra gli aggiornamenti presentati c'è un lander di superficie riutilizzabile battezzato Mars Ascent/Descent Vehicle (MADV), che si aggancerà alla stazione spaziale e decollerà dalla superficie marziana grazie alla retropropulsione supersonica, che avrà anche il compito di sfruttare i motori a razzo per rallentare la discesa. Sarà alimentato a idrogeno liquido ricavato dalle molecole d'acqua grazie all'energia prodotta dai pannelli solari della stazione orbitante.

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Base orbitante di Lockheed Martin 

L'utilizzo di idrogeno liquido e ossigeno liquido come propellente è parte integrante dell'intera architettura del Mars Base Camp (MBC) di Lockheed Martin, che conta in un secondo momento di ricavare dal ghiaccio d'acqua presente sugli asteroidi, dalle aree ombreggiate della superficie della Luna e dai depositi ai poli di Marte o sulle sue lune.

Inizialmente Lockheed Martin prospetta "missioni scientifiche relativamente brevi" per gli equipaggi, con il lander che permetterebbe a quattro astronauti di svolgere missioni di due settimane sulla superficie marziana. Dovrebbero essere previsti due MADV per motivi di ridondanza, ossia per essere certi che gli astronauti non restino bloccati su Marte in caso di guasti.

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Lockeed Martin MADV

Quanto alla navicella spaziale per il volo dalla Terra a Marte ricordiamo che Lockheed Martin è il principale contraente della NASA per la costruzione della capsula Orion. Sempre con la NASA l'azienda sta lavorando al razzo SLS attualmente in fase di sviluppo.


Tom's Consiglia

Non volete salire a bordo di un razzo "Big Fucking Rocket" ma preferite seguire l'esplorazione spaziale dal divano? Preparatevi ai prossimi eventi leggendo L'esplorazione dello spazio di Giovanni Bignami.