Dal Bancomat al Paccomat, l'evoluzione delle Poste Italiane

Poste Italiane sta valutando l'adozione degli Automated Parcel Terminals oppure lockers per liberarci dall'attesa dei corrieri.

Avatar di Pino Bruno

a cura di Pino Bruno

Stufi di giocare a rimpiattino con il corriere che deve recapitarvi un pacco? Lui arriva e voi non ci siete, oppure la consegna "è prevista in giornata" e restate prigionieri da mane a sera. La logistica è l'anima dell'eCommerce e c'è chi non fa shopping online proprio a causa dell'incubo recapito. Il problema è serio, non solo per multinazionali come Amazon, e le soluzioni si chiamano Automated Parcel Terminals oppure lockers

I primi sono chioschi automatici stradali che funzionano come il bancomat. Sono attivi ventiquattr'ore su ventiquattro e servono per ricevere e spedire pacchi e raccomandate. In Danimarca ce ne sono a centinaia. Il servizio si chiama Døgnposten ed è offerto dalle Poste Reali. Da noi ci sta pensando Poste Italiane, con il supporto tecnologico dell'azienda australiana TZ e di FBA Italia.  La sperimentazione riguarda cinque uffici milanesi. L'utente digiterà sul display il PIN ricevuto via SMS e l'armadietto contenente il suo pacco si aprirà. La procedura digitale riguarderà anche la spedizione. Se tutto andrà bene, gli Automated Parcel Terminals saranno sistemati in tutto il territorio nazionale.

Paccomat

Amazon basa parte del suo successo negli Stati Uniti e nel Regno Unito sulla presenza capillare di lockers, pick-up e pick&pay, cioè luoghi in cui il cliente può ritirare in qualsiasi momento i prodotti acquistati. Il servizio Amazon Locker si sta sperimentando in Francia e Germania e potrebbe essere esteso all'Italia.

Amazon Locker

Ai lockers sta pensando anche il gruppo italiano Banzai (ePRICE, SaldiPrivati e Gioie), che vanta un fatturato di quasi 70 milioni di euro e più di 500.000 ordini all'anno. Scrive il Corriere della Sera che è stato siglato un accordo con l'azienda polacca InPost per posizionare 200 armadietti in supermercati e benzinai entro maggio e 400 entro fine 2014. Come nel caso di Poste Italiane, la diffusione dipenderà dal gradimento del servizio.

In Italia lo shopping online è sempre più diffuso. Netcomm dice che negli ultimi tre mesi quattordici milioni di persone hanno fatto acquisti nei negozi elettronici. Da noi il fenomeno è ancora rallentato dalla paura di usare la carta di credito e dalle difficoltà del recapito. Almeno quest'ultimo problema potrebbe essere risolto dalla diffusione dei Paccomat.